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Da: Il Giardino Del Mondo
Mercoledì 22 maggio 2019
c/o Sala polivalente del Grattacielo – viale Cavour 189 Ferrara
Laboratorio di panificazione a cura di Annalisa Malerba su iniziativa della Cooperativa Matteo25
Partecipanti bimbi del doposcuola di Viale K

Il pasto quotidiano è un atto di cura verso di sé, un gesto di affetto verso la propria storia e quella dei propri familiari. Questo e molto altro apprenderanno i bimbi del doposcuola di Viale K – mercoledì 22 maggio – grazie al laboratorio di panificazione a cura di Annalisa Malerba, organizzato da Cooperativa Matteo 25 nell’ambito de’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali” edizione 2018, bandito da IBACN Emilia-Romagna.

“Giardini dove convivono piante diverse, donando fertilità al terreno, ombra ad animali, umani e non umani, nutrimento del corpo e dell’anima. Piatti ubiquitari, base dell’alimentazione, che ogni luogo declina a modo proprio. Mani che accarezzano il frutto del grano e lo trasformano in pane attraverso il gioco, il massaggio e un atto creativo”. Questo e tanto altro il laboratorio di panificazione, a cura Annalisa Malerba su iniziativa della Cooperativa Matteo25, riserva – mercoledì 22 maggio – ai bimbi del doposcuola di Viale K frequentanti la scuola primaria, nell’ambito de’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali” edizione 2018, bandito da IBACN Emilia-Romagna.
Dalle 16.00 alle 17.30 la Sala polivalente del Grattacielo di Ferrara ospiterà farina e ciotole: i bambini, guidati dai racconti e dai movimenti della Malerba, prepareranno il proprio pane da far lievitare e cuocere a casa. Si potrà altresì assaggiare un bocconcino dello stesso impasto, precedentemente cotto dalla docente. Il laboratorio intende stimolare una riflessione sul cibo che reca con sé nutrienti e attizza emozioni e ricordi. Il pasto quotidiano è un atto di cura verso di sé, un gesto di affetto verso la propria storia e quella dei propri familiari, un atto politico fondamentale che inconsciamente mettiamo in campo. Dalla scelta della materia prima, alla narrazione che accompagnerà il laboratorio, alle abilità che i bambini acquisiranno e potranno condividere con i genitori, lo scopo è uno soltanto: innaffiare il nostro giardino interiore e ricordarci che ogni quartiere e ogni isolato, se nutrito da cittadini consapevoli e felici, può divenire un giardino.
Annalisa Malerba è imprenditrice agricola ma anche autrice e traduttrice di libri e articoli. Chef libera professionista, lavora presso diverse realtà dirigendo la cucina o proponendo momenti didattici rivolti a professionisti e privati. È specializzata nei campi della fitoalimurgia e dei cibi fermentati, e più in generale della cucina plant based. Nella scuola e nelle associazioni che lavorano con i minori, la Malerba segue progetti di orti didattici e di educazione alimentare, cercando sempre di far mettere le mani in pasta.
Il laboratorio è organizzato con la collaborazione del Centro di mediazione del Comune di Ferrara.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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