Skip to main content

da: ufficio stampa CNA Ferrara

Nove le imprese ferraresi protagoniste, che presenteranno le proprie creazioni esclusive. Vivace e pieno di sorprese il programma della serata

Sarà una edizione densa di novità e ospiti di successo quella de “La Moda in Castello 2014”, in programma venerdì 5 settembre, alle ore 21, in piazza Castello a Ferrara, manifestazione organizzata da Cna Associazione di Ferrara e Cna Federmoda, con la direzione artistica della Società Made Eventi, il contributo e il patrocinio della Camera di Commercio e di Provincia e Comune di Ferrara. La Moda in Castello si presenterà, ancora una volta, quindi come un grande spettacolo di moda, musica, danza capace di sorprendere, coinvolgere e conquistare il proprio pubblico, continuamente in crescita anno dopo anno.

Ma non di solo spettacolo si tratta, come ha sottolineato la presidente provinciale della Cna, Irene Tagliani, presentando questo ottavo appuntamento con una manifestazione sulla quale l’Associazione investe da tempo impegno ed energie, con l’obiettivo di valorizzare le proprie imprese del comparto moda. “La Moda in Castello – ha, infatti, puntualizzato il direttore provinciale Cna, Corradino Merli, è una iniziativa dai notevoli risvolti economici, che promuoviamo sia per rendere visibile la qualità e il valore delle attività del settore, ma anche per offrire loro nuove opportunità di business”.

Al tempo stesso, l’iniziativa “vuole rappresentare una testimonianza tangibile di fiducia verso le nostre aziende – ha aggiunto Maria Grazia Zapparoli, presidente di Cna Federmoda – attualmente impegnate a far fronte alla complessità di questa fase economica, con le loro grandi capacità produttive e la qualità che contraddistingue il made in Italy”.

Queste le nove aziende protagoniste di questa edizione 2014 della Moda in Castello: Atelier Il Sogno (abiti da sposa – Ferrara), Boutique Primadonna (abbigliamento donna – Ferrara); Cromia Fx (pittura su tessuti per abbigliamento e arredamento – Portomaggiore), Inpell – (cinture in pelle artigianali – Ostellato), Non solo sabbia (total look donna – Migliarino), Pitti Fur (pellicceria– Ferrara), Punto di vista (occhiali da vista e da sole – Bondeno), Acconciature Punto X I Parrucchieri (Ferrara – Argenta – Codigoro), Wellness & Beauty (Centro Benessere ed estetica – Codigoro).

Numerose le attrazioni e i motivi di interesse del programma della serata del 5 settembre, presentate da Alessandro Pasetti di Made Eventi. Naturalmente, il posto d’onore spetterà alla sfilata, con gli esclusivi capi della stagione autunno – inverno 2015 delle imprese protagoniste, intervallati da momenti di spettacolo con personaggi di spicco del mondo televisivo, artistico e dello sport, come Anastasia Kuzmina, giovane ballerina professionista ucraina, che si è fatta conoscere per bravura e simpatia alla popolarissima trasmissione di Rai Uno “Ballando con le stelle”, oppure il famoso illusionista Antonio Casanova, che venerdì sera proporrà una delle sue straordinarie magie. E, ancora, la campionessa mondiale di World pole dance Alessandra Marchetti e la Jazz Studio Dance di Silvia Bottoni. La regia è di Simona Barchetti, presentano Laura Sottili e Alessandro Pasetti.

Sempre venerdì sera, sfileranno le creazioni delle tre vincitrici del concorso Cna per giovani talenti della moda, proclamati lo scorso luglio. E cioè: Valentina Minia, prima classificata e Silvia Bertolazzi e Flavia Gandolfi, rispettivamente seconda e terza. Gli abiti delle giovani stiliste sono stati realizzati gratuitamente da tre aziende ferraresi associate alla Cna del comparto moda: Confezioni Debora, Confezioni Grazia e Sartoria Laura Mode

La Moda in Castello – edizione 2014, è sponsorizzata da Banca Popolare di Ravenna, Unipol Sai Assicurazioni, e inoltre da Polis Ceramiche, Suono e Immagine, Telestense e Centro Odontoiatrico Montebello srl.

tag:

CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it