Skip to main content

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo Facebook, il Comune di Comacchio anche su Twitter ed Instagram diventa sempre più social

Dopo l’attivazione del profilo istituzionale su Facebook, che da 3 anni a questa parte sta riscuotendo contatti crescenti, fungendo da primo canale di comunicazione privilegiato da turisti tanto quanto da residenti, in questi giorni l’Amministrazione Comunale è sbarcata anche su Twitter ed Instagram. Grazie a Twitter l’Ente potrà rapportarsi con gli utenti che utilizzano il social network, ma anche con le altre istituzioni presenti sulla piattaforma. Instagram, invece consentirà di condividere le più belle e suggestive immagini di Comacchio, promuovendo contestualmente il territorio attraverso uno strumento semplice e ormai utilizzatissimo in tutto il mondo.
La volontà di aprire due nuovi canali di comunicazione, che si aggiungono a quelli già ben avviati e consolidati, dal sito web istituzionale, aggiornato quotidianamente, a You Tube e Facebook, è scaturita proprio dall’elevato impatto che quest’ultimo ha avuto, in termini di informazione al cittadino e di interazione con esso, con un successo via via sempre maggiore. L’obiettivo è quello di migliorare e potenziare ulteriormente la comunicazione dell’Ente, attraverso tutti gli strumenti che l’innovazione tecnologica offre oggi alle Pubbliche amministrazioni, ma non solo.
Ampliando i canali di comunicazione si potrà in maniera diversificata, ma comunque integrata, promuovere il territorio e migliorare l’immagine di Comacchio a livello locale ed internazionale.
L’esperienza della pagina Facebook, che conta ormai più di 5000 partecipanti, ha dimostrato, infatti, che si può instaurare un’interazione duratura sia con i cittadini che con i turisti, i quali utilizzano il social network per ottenere informazioni, ma anche per dialogare con l’Ente sulle iniziative e sui problemi della Città. Inoltre, attraverso la condivisione di notizie, foto e filmati, che virtualmente possono raggiungere migliaia di contatti in tutto il mondo, per Comacchio si sono aperte nuove opportunità di attrarre e coinvolgere potenziali visitatori.
“Per l’Amministrazione si tratta di sfruttare le potenzialità offerte da un ulteriore servizio di comunicazione istituzionale, potenziando al massimo le opportunità offerte dai nuovi media – ha commentato il Sindaco, Marco Fabbri. – E’ un servizio che, analogamente all’attivazione della pagina Facebook, non comporta oneri aggiuntivi all’Amministrazione, dal quale il territorio trarrà sicuramente molti benefici”.
Sia su Twitter(@comunecomacchio) che su Instagram (comunedicomacchio) è possibile trovare il profilo dell’Ente digitando Comune di Comacchio. Ricordiamo infine, per coloro che non lo avessero ancora visitato, che il profilo Facebook istituzionale è raggiungibile all’indirizzo: https://www.facebook.com/Comune-di-Comacchio-395317850532246/timeline/?ref=hl

tag:

COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it