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Da: Ufficio stampa HUMANA

Il Comune, con 300mila chili di abiti raccolti, è al secondo posto nazionale per quantità assoluta nella categoria nazionale
La premiazione avviene in occasione dello speciale road show organizzato per il ventesimo anniversario di HUMANA Italia

Rovigo (RO),30 ottobre 2018 – Nel 2017, HUMANA ha raccolto sul territorio del Comune di Ferrara296.095chili di abiti,determinando impatti positivi dal punto di vista ambientale, economico e sociale nel sud del mondo.

La generosità dei cittadiniha permesso al Comune di Ferrara di essere premiato con l’“HUMANA Eco-Solidarity Award 2018” come secondo a livello nazionale,nella categoria quantità assoluta di abiti usati raccolti.

Grazie agli indumenti raccolti, HUMANA ha contribuito a sostenere 86 corsi brevi (di 3 mesi) di formazione tecnica per ragazzi delle comunità residenti in prossimità degli istituti professionali di HUMANA in Mozambico, Zimbabwe o Malawi.
La raccolta abiti di HUMANA a Ferrara ha consentito anche benefici sul fronte ambientale: gli abiti donati in particolare hanno permesso di risparmiare quasi 2 miliardi di litri di acquae di evitare l’emissione di 1 milionedi chili di anidride carbonica nell’atmosfera.
La premiazione di oggi avviene nella speciale cornice dei 20 anni di attività di HUMANA People to People Italia.L’organizzazione umanitaria, che sostiene e realizza progetti di sviluppo nel sud del mondo attraverso la raccolta degli abiti, festeggia i suoi vent’anni di storia e impegno in Italia celebrando la ricorrenza con un road showa bordo di uno storico pulmino Volkswagen T2, icona vintage degli anni Settanta e simbolo del percorso di HUMANA che affonda le sue radici nei viaggi di alcuni studenti e insegnanti, che proprio in quel periodo partivano dal nord Europa per raggiungere paesi del sud del mondo. Viaggi che hanno dato vita a tutta l’attività di cooperazione di HUMANA.

Da ottobre a dicembre il road show farà tappa nelle province in cui HUMANA è presenteper festeggiare questo importante traguardo e consegnare gli“HUMANA Eco-Solidarity Award 2018”, riconoscimento rivolto ai Comuni e agli Enti che nel 2017 si sono distinti in termini di raccolta di abiti usati. Un viaggio vero e proprio, nello spirito originario dell’organizzazione, ma con un risvolto nuovo e attuale, quello di stringere sempre più il rapporto con le realtà locali delle Amministrazioni comunali e con i cittadini. Una modalità di partecipazione finalizzata a rafforzare ancor più il legame con il territorio in cui HUMANA è sempre più radicata.

HUMANA festeggia così vent’anni di solidarietà, durante i quali la Onlus ha operato in oltre mille Comuni italiani raccogliendo solidarietà.Nel nostro Paese HUMANA, dal 1998, ha contributo alla raccolta di oltre 245 mila tonnellate di abiti e accessori usati che hanno finanziato per 11 milioni di euro azioni solidali in Africa e Asia, raggiungendo una popolazione di 1,5 milioni di persone.

“In occasione dell’anniversario dei nostri primi 20 anni di attività in Italia abbiamo voluto mantenere un rapporto ancora più solido e ravvicinato con le comunità locali e le realtà pubbliche e aziendali che, grazie al loro costante impegno, hanno reso possibile il miglioramento della qualità di vita di milioni di persone” sostiene Ulla Carina Bolin, Presidente di HUMANA People to People Italia ONLUS.

“Siamo orgogliosi di ricevere questo premio, a Ferrara stiamo lavorando molto per aumentare la raccolta differenziata sia nell’ottica di riduzione dei rifiuti sia in quella di incentivare l’economia circolare.Ringrazio quindi i cittadini, che sono così sensibili e ci consentono quindi di ricevere questo premio, e HUMANA che gestisce e gestirà il servizio di raccolta abiti per il Comune di Ferrara e che si occupa anche della valorizzazione di questa importante risorsa” ha aggiunto Caterina Ferri, Assessore all’Ambiente del Comune di Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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