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da: ufficio stampa Assosistema

Ferrarese, classe 1949, Genesini rappresenta una figura storica per il settore e per Assosistema: ha, infatti, già guidato l’Associazione negli anni 2005/2009 e ricoperto ruoli importanti in molte aziende del comparto. Attualmente, Genesini è Consigliere di Amministrazione di LISAR Spa. Una nomina che si inserisce in un periodo chiave per l’economia italiana e che per il settore ha una valenza fortemente strategica. Si intravedono i primi barlumi di ripresa ma la strada è tutta in salita: è il momento di restare uniti e credere nei progetti di rilancio del mercato. L’esperienza e la determinazione di Genesini saranno fondamentali, insieme al supporto e alla collaborazione di tutte le aziende associate. Appuntamento per l’elezione del nuovo Presidente a Roma il 21 luglio 2014, presso la sede di Assosistema

E’ Maurizio Genesini il candidato designato a guidare il prossimo biennio di Assosistema. Lo ha deliberato il Consiglio Direttivo dell’Associazione lo scorso 26 giugno 2014.
“La mia nomina alla Presidenza di Assosistema rappresenta una sfida importante ed è con questo spirito che intendo lavorare. Dal 2009 ad oggi, da quando cioè ho lasciato l’incarico, la crisi economica ha messo a dura prova il nostro settore. I timidi segnali di ripresa che si stanno manifestando vanno supportati da politiche vere che mettano in atto soluzioni concrete e non solo la logica dei tagli. Ma non dipende tutto dalla politica. Gli imprenditori devono fare la loro parte, mettendo in campo le forze migliori per tornare ad essere produttivi e quindi competitivi sul mercato. Abbiamo buone opportunità per tornare a crescere. Io metto a disposizione la mia esperienza e tutta la passione di cui dispongo ma da solo non posso farcela. Faccio un appello a tutti gli associati affinché, con il proprio supporto e la propria collaborazione, contribuiscano alla nostra ripartenza”, con queste parole Genesini ha commentato la sua candidatura. Nato nel 1949 a Ferrara dove tutt’oggi vive, Maurizio Genesini, è un referente storico ed autorevole della categoria: ha, infatti, già guidato l’Associazione negli anni 2005/2009 con dedizione e con forte spirito innovativo. La sua attività nel settore è ultra ventennale. Presidente dell’Altamira dal 1988 al 1992, dal 1992 al 1996 Amministratore Delegato del Gruppo Fleur, Genesini prosegue poi con Servizi Italia Spa, assumendo l’incarico di Amministratore Delegato che mantiene fino al 2002, quando diventa Direttore Commerciale della ZBM Spa fino al 2012. Attualmente, Genesini ricopre il ruolo di Consigliere di Amministrazione di LISAR Spa.
Genesini e la squadra di Vice Presidenti che lo affiancheranno durante la sua presidenza di Assosistema per il biennio 2014-2016 saranno eletti durante l’Assemblea dei Soci, che si svolgerà a Roma, presso la sede dell’Associazione (Viale dell’Astronomia, 30) il prossimo 21 luglio 2014

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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