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da: Istituto Istruzione Superiore “N.Copernico – A.Carpeggiani”

Salgono a tre le iniziative sviluppate con le scuole di tutta Europa

Un altro successo per il ‘Copernico-Carpeggiani’: l’Unione Europea sceglie il progetto Erasmus ” Only one World, don’t waste it”, che mette insieme ben otto scuole di paesi differenti: Turchia, Romania, Francia, Lituania, Spagna, Bulgaria, Grecia e ,naturalmente, Italia. Salgono così a tre le attività internazionali sviluppate dall’istituto.
L’ultima iniziativa muove dalla convinzione dell’UE che, se gli stati membri riciclassero il 70% dei loro rifiuti, si potrebbero creare nuovi posti di lavoro, fino a mezzo milione. Il progetto promuove negli studenti la consapevolezza che è importante riciclare poiché i comportamenti hanno un notevole impatto sull’ambiente. Verranno predisposte attività per educare al consumo consapevole e responsabile nella certezza che, se ognuno farà la propria parte, si ridurranno gli sprechi contribuendo all’economia mondiale. Gli allievi dell’Iti si confronteranno con i loro compagni europei utilizzando la lingua inglese.
Intanto all’inizio di ottobre gli studenti del ‘Copernico-Carpeggiani’ sono volati a Stuttgart, in Germania, per sviluppare un’altra iniziativa per la quale l’istituto ferrarese è risultato vincitore. Si tratta del progetto Comenius multilaterale denominato ” It makes S.E.N.S.E” (Sustainable Energy concepts from North to South in Europe), che coinvolge quattro scuole: due tedesche di Stuttgart (Gewerbliche Schule Backnang e Robert Mayer Schule) e una finlandese (Oulun seudun koulutuskuntayhtymä, Oulun seudun ammattiopisto, Haukiputaan yksikkö) di Oulu. Terminerà formalmente a maggio 2015.
(Nella foto, che alleghiamo, si vedono i nostri studenti e insegnanti incaricati di continuare il lavoro iniziato in Finlandia a con gli altri rappresentanti di Germania e Finlandia).
L’obiettivo di questo lavoro è promuovere la consapevolezza dell’efficacia dell’energia rinnovabile e verificare l’efficienza energetica facendo esperimenti in log houses di uguali dimensioni, a diverse latitudini.
Prosegue anche il terzo progetto europeo “Athens Ferrara Robotics Cooperation”, che coinvolge le classi 2D (Elettronica) e 2E (Informatica) dell’Iti e un gruppo di studenti greci del Liceo di Atene. Oltre a favorire lo scambio culturale con allievi stranieri, si punta all’utilizzo della “Robotica Educativa” per sviluppare un atteggiamento di interesse e di apertura verso le tradizionali discipline tecniche come meccanica, elettronica, informatica e sistemi. L’attività di scambio si è sviluppata prima attraverso una fitta rete di scambi in video e audio mediante collegamento Skype, che ha permesso un primo momento di socializzazione. Successivamente a questa fase c’è stata, dal 19 al 21 marzo 2014, la visita da parte dei greci all’istituto ferrarese. Gli studenti stranieri durante il loro soggiorno sono stati ospitati presso la Struttura “Casa senza Frontiere” all’interno del polo scolastico. La visita ha coinvolto le classi in attività didattiche, sportive e culturali ed è terminata con la cena di commiato il giorno 21 marzo presso il “Fienile” di Baura.
Il progetto proseguirà fino alla primavera del 2015 con la visita-viaggio di istruzione dei nostri allivi in Grecia.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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