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Da organizzatori

L’8 marzo ovvero la giornata internazionale dedicata alle donne ha avuto un’importanza fondamentale anche all’IISAP Montalcini, poiché proprio in questa giorno alunni e docenti si sono ritrovati al fine di riflettere sul ruolo della donna dal mondo greco a quello odierno, affinché essere donna diventi motivo di orgoglio e non di paura e dolore.

Dalla collaborazione, infatti, di quattro docenti donne Daniela Etro, Alessandra Ferlini, Marzia Lanzoni, Gaia Osti e dell’assistente tecnica Liviana Rovinetti le classi 5 e 3 A Servizi Sociosanitari dell’Ipsia e la 1 A del Liceo di Argenta si sono unite per compiere ricerche di carattere storico-giuridico-sociale-scientifico sulla figura della donna dai tempi dell’antica Grecia fino ad oggi.

Un Momento di confronto interessante, nel quale gli alunni hanno scoperto che la donna ateniese non è così lontana da quella odierna (il delitto d’onore era vigente ad Atene,ma nel nostro Paese è stato applicato fino alla riforma del diritto di famiglia del 1975) e come la possibilità di studiare abbia cambiato il corso che le donne hanno potuto dare alla loro vita, con uno sguardo ed un approfondimento a quegli orizzonti dove ancora il rispetto è una sfida.

Gli alunni di Ipsia e Liceo si sono raccontati le reciproche ricerche e scoperte sull’universo delle donne in un clima di curiosità, di scoperta e, a volte, di pura incredulità per le condizioni di vita in cui le donne ancora oggi sono costrette a vivere.

Nemmeno il diritto di poter indossare ció che più loro piace sempre per quella logica assurda di sopprimere la loro libertà di pensiero, di espressione e di azione.

‪L’8 marzo è stata ‬ , inoltre, l’occasione per svolgere attività di laboratorio legate ai percorsi di scoperta e di studio di donne-scienziate importantissime quali Marie Curie e Irene Joliot Curie, Rosalind Franklin, Rita Levi Montalcini e Margherita Hack.

Gli alunni hanno partecipato ad esperimenti in laboratorio scientifico sullo studio delle onde elettromagnetiche e sulle loro applicazioni anche in campo medico-sanitario (quali scintigrafia, raggi X, PET, TAC, risonanza magnetica, etc), che consentono oggi una diagnosi precoce e importanti possibilità terapeutiche. Grazie alle scoperte di queste donne dunque la scienza si è arricchita di strumenti in favore della salute. Ha collaborato al progetto anche OpenMedia Educational l’associazione culturale di Argenta con il presidente Moreno Salvigni, che ha realizzato un video sull’attività svolta dai ragazzi.

Gli alunni di differenti culture, infine, hanno intervistato mamme e nonne per conoscere loro opinioni personali e abitudini consolidate durante l’8 marzo: lo festeggiavano o festeggiano? In che modo? Come lo vivevano o vivono? Ecc…Le loro interviste sono state ascoltate e visionate proprio in questa occasione e hanno suggerito importanti spunti di riflessione.

La giornata internazionale della donna, quindi, come, momento significativo per gli studenti e i docenti del Montalcini per riflettere sul potere della cultura, poiché è proprio leggendo i libri in modo critico, consapevole e creativo che non si smetterà mai di conoscere ed imparare per arricchire noi stessi in primis, ma anche chi ci circonda.

Questo è il messaggio che docenti e discenti hanno voluto lasciare e condividere.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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