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da: Delta 2000

Speciale MILANO EXPO 2015 – PO DELTA PARK ITALY

Come recita il suo “pay off” turistico, l’Emilia Romagna è sempre stata una “TERRA CON L’ANIMA”.
Una terra di saperi e di sapori, patria del buon vivere e dell’ospitalità dove la tradizione di nutrirsi con sapienza valorizzando le risorse dei territori ha radici centenarie.
Sono tanti i territori dell’Emilia Romagna e vanno dall’Appennino al Mare Adriatico, ognuno con le proprie peculiarità, le proprie tradizioni, la propria cucina e la propria storia.
Tra questi territori ne esiste uno, a suo modo unico nell’intero panorama nazionale italiano.
Unico perché unico è il fiume che l’ha forgiato nei millenni.
Unico come è il DELTA DEL PO.
Un’area protetta tra le più importanti d’Italia, recentemente riconosciuta come MAB, Man and Biosphere, dall’Unesco, un mosaico di acqua e di terra, dove il lavoro e la vita dell’uomo hanno da sempre tenuto conto del delicato equilibrio naturale che caratterizza l’intera zona.
Un Parco Regionale con un patrimonio inestimabile di biodiversità, di boschi igrofili e zone umide di saline e fenicotteri. Un patrimonio inestimabile di prodotti della terra che la mano dell’uomo ha saputo valorizzare creando una straordinaria tradizione gastronomica.
Appare naturale che l’appuntamento di EXPO 2015 dove protagonisti sono cibo, prodotti ed eccellenze divenga una vetrina irrinunciabile per i tesori unici del Delta del Po.
Sono anni che il Gruppo di Azione Locale DELTA 2000 opera per la valorizzazione delle risorse ambientali, naturalistiche e delle produzioni tipiche del Delta del Po Emiliano Romagnolo, che oggi può essere considerato una delle principali destinazioni per il turismo sostenibile e slow a livello nazionale. Ed è proprio DELTA 2000 che in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e l’Ente per la gestione dei Parchi e della Biodiversità – Delta del Po, porterà la straordinaria offerta del Delta Emiliano Romagnolo a Milano EXPO il 3 e 4 settembre prossimi.
Per chi vorrà essere nostro gradito ospite saranno due giornate dedicate a performance artistiche che mireranno ad interpretare la biodiversità del Delta del Po ed il suo patrimonio culturale ed enogastronomico, attraverso la pittura, la danza e la fotografia. Laboratori di pittura on stage e laboratori con protagonista la preziosa risorsa acqua curati dal CEA, si alterneranno ad attività di animazione e a coreografie di danza classica, moderna e contemporanea a cura di Surya Dance Company.
Ballerini che si librano in aria come uccelli sui meravigliosi specchi d’acqua del Delta, perché come diceva la famosa danzatrice e coreografa americana Martha Graham “le nostre braccia hanno origine dalla schiena perché un tempo erano ali”.
DELTA 2000 Soc. cons. a r.l.
Strada Mezzano, 10 – 44020 Ostellato (FE) Tel. 0533 57693-4 Fax 0533-57674 www.deltaduemila.net – e-mail: deltaduemila@tin.it
Capitale Sociale Euro 120.333,94 – Numero Registro Imprese di Ferrara, codice fiscale e partita IVA 01358060380 – R.E.A. di Ferrara 150.300

Nell’occasione si terrà inoltre la cerimonia di premiazione delle opere vincitrici del concorso “Riso- Sorriso”, con la partecipazione delle delegazioni internazionali presenti ad EXPO dei paesi rappresentanti alcuni dei vincitori, quali Indonesia, Tailandia, Spagna e Vietnam e la presentazione di due dei più importanti eventi di valorizzazione territoriale del Delta quali la Sagra dell’Anguilla di Comacchio e quella del Sale Dolce di Cervia.
Verranno organizzati momenti di animazione sulla attività di birdwatching e di slow tourism nelle splendide zone umide del Delta del Po e la presentazione di quelli che sono considerati “i tesori del gusto del delta” come l’anguilla marinata di Comacchio, il sale di Cervia, la coppia di pane ferrarese, la piadina romagnola, i vini delle sabbie, il vino burson, le confetture di zucca, e tanti altri che saranno in esposizione nell’arco delle due giornate.
Presso lo spazio video verrà presentato il video “Cineturismo nel Delta del Po”, oltre ad una serie di immagini e di prodotti multimediali sulle straordinarie bellezze del territorio del Delta da Cervia a Goro.
La “Piazzetta della Regione Emilia-Romagna” che ospiterà il Parco del Delta del Po a Milano EXPO il 3 e 4 settembre sarà visitabile dalle ore 10.00 alle ore 23.00 ed è localizzata a 30 mt da Palazzo Italia e a pochi passi dall’”Albero della Vita”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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