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da: FAI – Delegazione di Ferrara

Il 6 giugno alla Palazzina Marfisa appuntamento all’insegna dell’arte e del divertimento

Il 6 giugno, il FAI Giovani di Ferrara festeggia il suo secondo appuntamento con un pomeriggio coinvolgente e aperto a tutti alla Palazzina Marfisa d’Este.
Dalle ore 16, i giovani volontari accoglieranno i partecipanti ad un evento caleidoscopico: l’apertura prolungata della Palazzina Marfisa d’Este con relativa visita guidata, seguirà l’aperitivo servito dallo staff di Amarcord Copparo nella Loggia degli Aranci che dà sullo splendido giardino, allietato dalle note del dj set di Tebo dei NINA, una delle realtà musicali ferraresi più interessanti del momento.
Per partecipare basterà presentarsi dalle ore 16 presso l’entrata in Corso Giovecca 170; l’ingresso prevede un’offerta libera a favore del FAI Fondo Ambiente Italiano, che partirà da € 5,00 per già iscritti e € 7,00 per i non iscritti. L’accredito per la visita guidata è previsto alle ore 16, ma sarà garantita la possibilità di visitare liberamente la Palazzina anche a chi arriverà dopo. Il Gruppo Giovani della delegazione cittadina intende non solo celebrare il suo secondo anno anniversario, ma anche accogliere nuovi iscritti. Ci sarà infatti la possibilità di aderire all’associazione a tariffe agevolate (€ 10,00 fino a 25 anni e € 20,00 fino a 40 anni e far conoscere ai più giovani le finalità del FAI volte a valorizzare e tutelare il patrimonio culturale, artistico e ambientale del territorio, in coerenza e sinergia con le attività della Delegazione provinciale di Ferrara.
Durante i suoi primi due anni di attività, il gruppo è cresciuto, arrivando addirittura a collaborare con l’UNESCO per la realizzazione di un campo estivo internazionale che si è svolto nel settembre 2014 nel parco del Delta del Po e che ha visto l’entusiasmo e la partecipazione di enti pubblici e sponsor privati. “Siamo soddisfatti di questi primi due anni” dice Raffaella Zanotti, giovane architetto referente del gruppo, “Ci piacerebbe instaurare sempre più collaborazioni con gli enti del territorio e con le attività commerciali locali, perché pensiamo che fare squadra sia il modo migliore di valorizzare e promuovere la nostra città”.
Il Gruppo ringrazia il Direttore dei Musei Civici d’Arte Antica Angelo Andreotti per la condivisa collaborazione dell’evento.
Per conferma e informazioni scrivere a faigiovani.ferrara@fondoambiente.it oppure inviare un messaggio privato su facebook “FAI Giovani Ferrara”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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