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Da: Ufficio Stampa

Non ci saranno più ingressi per le libere offerte, in modo da incentivare il pubblico a donare nei cappelli dei buskers, secondo lo spirito più puro della musica di strada, che è libertà d’espressione.

Il Ferrara Buskers Festival® si rinnova, tornando alle origini che nel 1987 hanno reso quell’idea di libertà e di apertura verso la musica e le culture del mondo il cardine su cui costruire una manifestazione che ha fatto da apripista al settore dell’arte di strada in Italia, affermandosi come la più grande del mondo e attirando nella città migliaia di musicisti e di spettatori provenienti da ogni località. A circa 4 mesi dalla 32° edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada – dal 23 agosto al 1° settembre 2019 con omaggio a Copenaghen, Città Ospite d’Onore – l’Associazione Ferrara Buskers Festival® ha organizzato il 2 aprile 2019 nella sua sede di Via Mentessi una conferenza stampa per svelare alcune novità. La principale è che non ci saranno più delimitazioni nei vari accessi del centro storico alle aree del festival, pur essendoci state nelle scorse edizioni porte di ingresso ideali presidiate da volontari per raccogliere offerte libere.
Un grande ma necessario sforzo fatto dall’organizzazione per incentivare il pubblico a partecipare secondo lo spirito del coinvolgimento e dell’interazione con gli artisti che fa parte dell’essenza della musica di strada. «Il pubblico del festival e di Ferrara è sempre stato educato e partecipe nel fare le offerte – spiega Rebecca Bottoni, alla sua prima conferenza stampa come Presidente dell’Associazione del Ferrara Buskers Festival® – ma con questo rinnovamento, vogliamo incoraggiare gli spettatori a fare le offerte nel cappello dei musicisti. I veri buskers sono coloro che non suonano a cachet, ma che si esibiscono a cappello. È un’arte che si nutre della partecipazione del pubblico. Ed è questo che rende la manifestazione speciale e che permetterà agli spettatori di ascoltare e conoscere i “buskers originali” più bravi del mondo proprio a Ferrara».
Sarà, infatti, uno stimolo anche per i musicisti, i quali si sentiranno ancora più accolti e coinvolti. Sono già giunte agli organizzatori oltre 500 richieste per partecipare alla prossima edizione, ma essendo la scadenza per l’invio delle candidature il 30 aprile, si preannunciano molte altre proposte. Inoltre, la mancanza degli ingressi del festival sarà un’ulteriore agevolazione anche per i commercianti. La novità non cambia l’attenzione che il festival storicamente dimostra nei confronti delle iniziative di beneficenza, anzi quest’anno sono previste molte attività all’insegna della solidarietà e della sensibilizzazione ambientale. L’intento è quello di creare un evento che sia espressione di nuovi contenuti, pur mantenendo forte e riconoscibile la sua anima. «Creare una manifestazione per la quale ci sia un motivo per restare e non solo per venire», aggiunge Rebecca Bottoni, che sottolinea la necessità di ascoltare i suggerimenti del pubblico, invitando gli spettatori più affezionati a dare spunti e consigli. I buskers sono emblema della libertà d’espressione e al Ferrara Buskers Festival®, che è un evento multiculturale per antonomasia, eliminare qualsiasi tipo di barriera tra gli artisti e gli spettatori è un ulteriore segnale di apertura verso il mondo, verso la diversità delle culture.
Stefano Bottoni diviene, inoltre, presidente onorario della rassegna per sottolineare, ancora una volta, l’importanza della sua idea e l’esigenza di tornare alle origini, alle emozioni che hanno portato la manifestazione da piccola a diventare grande, con una storia ancora da raccontare.
«Il Ferrara Buskers Festival® ha una grande tradizione e una grande storia alle spalle – afferma Massimo Maisto, Vicesindaco di Ferrara -. Tutte le edizioni sono state baciate da uno straordinario successo e sono sicuro che sarà così anche in futuro. Bisogna però avere sempre nuove idee e progetti, mantenere una formula che funziona creando ogni anno nuove attrattive e nuovi contenuti. Sono sicuro che Rebecca Bottoni, la nuova presidente, a cui vanno i miei più calorosi auguri, saprà essere all’altezza di questo grande festival».
L’Assessore al Commercio del Comune di Ferrara, Roberto Serra ha commentato: «Credo che questa amministrazione abbia da sempre dimostrato il suo sostegno al Ferrara Buskers Festival®. Un percorso sicuramente difficile, sia per gli organizzatori sia per un comune che deve tener conto delle esigenze di tutte le parti in causa, ma che abbiamo da sempre voluto condividere. Credo che la rinuncia all’offerta libera all’ingresso sia una novità importante e che verrà ben accolta da tutte le categorie economiche. Un altro aspetto importante è che quest’anno potremo offrire al festival alcune location cittadine nuove, come ad esempio piazza Verdi, e questo permetterà di avere a disposizione nuovi contenitori ed aree finora inesplorate per gli artisti».
Un’altra novità svelata in conferenza stampa e nata da un’idea di Erika Sarson dell’Associazione Puedes, che collabora con la rassegna, è che dalla prossima edizione il festival realizzerà la guida turistica ufficiale per accompagnare i visitatori nei luoghi della manifestazione, alla scoperta di storie e aneddoti che da 32 anni rendono il Ferrara Buskers Festival® unico. Un’iniziativa in linea con la valorizzazione del patrimonio storico e artistico ferrarese che l’evento ha contributo a realizzare nel corso degli anni, anche in ottica turistica.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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