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Da TV2000 Ufficio Stampa

A ‘Il Mondo Insieme’ di Licia Colò, in onda su Tv2000 domenica 25 marzo dalle 15.30, ospite il ferrarese Dario Nardi per parlare del suo progetto “Ocean Traceless”.
Un viaggio a impatto zero che copre più di 5mila km dall’Ecuador al Cile e che ha come obiettivo quello di documentare la catastrofe ecologica che ha colpito più di tutte la costa Pacifica.

Nella puntata de Il Mondo Insieme di Licia Colò, in onda domenica 25 marzo alle 15.20 su Tv2000, si parte con un viaggio in Argentina attraverso la musica di due grandi artisti: Javier Edgardo Girotto e Natalio Luis Mangalavite che si esibiranno in studio. Inoltre, sarà ospite il biologo marino ferrarese Dario Nardi per parlare del suo progetto “Ocean Traceless”: un viaggio a impatto zero che copre più di 5mila km dall’Ecuador al Cile e che ha come obiettivo quello di documentare la catastrofe ecologica che ha colpito più di tutte la costa Pacifica. Inoltre, il giornalista e scrittore Roberto Cotroneo mostrerà alcuni tra i più straordinari musei italiani – attraverso le foto contenute nel suo libro “Genius Loci” – per indagare il rapporto che si crea tra l’opera e lo spettatore.

Tra le mete esplorate questa settimana: la natura incontaminata dell’Islanda del Nord con i suoi gyser e gli spettacolari ghiacciai, Montpellier, città giovane e frizzante da visitare grazie alle dritte di Mr Low Cost, le Maldive, tra le mete turistiche marine più spettacolari ed apprezzate al mondo e lo splendido Canton Vallese in Svizzera con I Viaggi di Ant di Alessandro Antonino.

Focus del programma restano come sempre le storie di varia umanità raccontate in uno studio totalmente nuovo e super tecnologico che permette il collegamento con gli inviati speciali in ogni angolo del pianeta. Come in ogni puntata spazio ai racconti ironici e appassionati di Giobbe Covatta, alla presenza fissa dei più famosi travel blogger e alla forte interazione con il pubblico a casa grazie a una finestra sempre aperta sulla rete e i social. Un occhio speciale rimane fisso sull’altro mondo, quello di frontiera dove lavorano migliaia di volontari e missionari.

Infine in Prima di Cena, lo spazio che conclude la domenica pomeriggio di Tv2000 e che guida il telespettatore verso la serata grazie a interviste che vanno in profondità – spazio allo spettacolare viaggio a piedi dall’Italia passando per la Francia e la Spagna fino a Santiago in Portogallo di Claudio Pupi che ha deciso di cambiare vita e ritrovare se stesso.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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