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Il 21 giugno 2018 il GAL DELTA 2000 presenta il Masterplan dell’intermodalità dell’area Leader, alle ore 10.30 presso la Delizia del Verginese, Via Verginese, Gambulaga di Portomaggiore (FE).

Il Masterplan dell’Intermodalità dell’area Leader del GAL DELTA 2000 è un progetto condiviso per la mobilità sostenibile e la rigenerazione territoriale dei comuni ricadenti nell’area Leader del Delta del Po. Il progetto costituisce un’occasione per sperimentare un possibile futuro strumento attuativo di area vasta applicato alle infrastrutture di mobilità sostenibile. Infatti il Masterplan può rappresentare un modello che integra la lettura critica dell’esistente, la visione strategica a breve e lungo termine e la valutazione di fattibilità.
Il Masterplan ha l’obiettivo di costruire un sistema integrato di mobilità intermodale diffuso sul territorio. Lo studio prende le mosse dall’individuazione dell’infrastruttura cicloturistica come asse portante a cui connettere le azioni strategiche per la costruzione della mobilità integrata (bus- treno- barca- pedoni). In un momento storico fertile di occasioni di sviluppo di territori interni, minori è ancor più necessario dotarsi di una base conoscitiva e operativa che ottimizzi i tempi della progettazione e definisca le priorità di intervento per la valorizzazione del territorio.

La fase successiva vedrà la possibile realizzazione degli interventi indicati e proposti da parte degli Enti pubblico finalizzati a migliorare l’accessibilità e la fruizione del territorio attraverso l’emanazione di un bando pubblico affinché le proposte possano realizzarsi in progetti concreti.

Alla presentazione interverranno: l’Assessore Michela Bigoni del Comune di Portomaggiore, Lorenzo Marchesini e Mauro Conficoni rispettivamente presidente e consigliere delegato del GAL DELTA 2000, Loris Venturini di GEA Progetti che ha redatto il Masterplan, Paolo Pileri del Politecnico di Milano esperto sulla ciclovia Vento, Paola Bassi del Servizio Trasporto Pubblico e Mobilità Sostenibile della Regione Emilia-Romagna che presenterà il sistema regionale della ciclabilità, Giovanna Trombetti Direttore destinazione turistica Bologna metropolitana che parlerà della promozione turistica della Ciclovia del Sole; inoltre interverranno Rossella Daolio, Consulente Turismo Attivo, Sergio Fortini Soc. Coop. Città della Cultura/Cultura della Città; concluderà Marcella Zappaterra, Consigliere regionale Emilia-Romagna.
Per i partecipanti e i relatori è previsto nel pomeriggio un breve Study Tour in uno dei punti nodali identificati dal Masterplan.

Lo studio è stato realizzato attraverso il Progetto a Regia Diretta 19.2.02.01A Azioni di indirizzo e accompagnamento per organizzare un sistema a rete intermodale (bici+barca+treno+bus), Misura 19 – Sostegno dello sviluppo locale LEADER PIANO DI AZIONE LOCALE DELLA STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE PER IL DELTA EMILIANO-ROMAGNOLO2014-2020. PIANO DI SVILUPPO RURALE per la Regione Emilia-Romagna 2014/2020.
Per informazioni GAL DELTA 2000, 0533-57693, www.deltaduemila.net

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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