Skip to main content

Coronavirus. Il giorno di Natale il presidente Bonaccini e gli assessori regionali saranno negli ospedali dell’Emilia-Romagna per gli auguri e il grazie al personale sanitario, oltre a esprimere vicinanza ai malati. Bonaccini: “A quanti sono impegnati in prima persona nella battaglia contro il Covid e a chi soffre, vogliamo dire che non sono soli. Questo sarà un Natale diverso, ma vediamo la luce in fondo al tunnel. Manteniamo saldo il nostro spirito di comunità”

Le visite si svolgeranno nella mattina del 25 dicembre dalle ore 9.30 alle 11. Da Piacenza a Rimini, passando per gli ospedali bolognesi, ecco tutti gli appuntamenti dei componenti la Giunta

Bologna – Un messaggio di solidarietà e speranza ai malati. Un ringraziamento ai medici e a tutto il personale sanitario. Per tutti un segno concreto di vicinanza, anche a nome dell’intera comunità emiliano-romagnola.
Il giorno di Natale, il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, tutti gli assessori e il sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, si recheranno negli ospedali dell’Emilia-Romagna per portare un saluto e un augurio a quanti stanno affrontando in prima persona la battaglia contro il Covid.

“Ci aspetta un Natale molto particolare- afferma il presidente Bonaccini-, nel quale rispettare le regole di sicurezza e prevenzione è un dovere ancora maggiore, nei confronti di noi stessi, della collettività e dei nostri cari. Un Natale nel quale il pensiero deve andare in particolare alle persone malate e quanti si stanno prendendo cura di loro. A tutti costoro vogliamo dire che non sono soli, vogliamo portare un messaggio di solidarietà e rivolgere a tutti gli operatori socio-sanitari ancora una volta il nostro grazie per l’impegno instancabile e prezioso. A loro come a tutte le lavoratrici e i lavoratori dei servizi essenziali, alle forze dell’ordine, ai vigli del fuoco e alle polizie locali e a tutti i volontari che non smettono di adoperarsi per gli altri”.

“Dobbiamo tenere duro adesso che inizieremo a vedere la luce in fondo al tunnel, grazie all’avvio della campagna di vaccinazione che rappresenta un momento fondamentale nella lotta contro il virus: in Emilia-Romagna siamo pronti e domenica prossima, 27 dicembre, inizieranno le somministrazione in tutte le province, a partire proprio dal personale sanitario e dagli ospiti delle Cra”.

“Il mio auspicio- conclude Bonaccini- è che questa consapevolezza ci dia appunto la forza per non abbassare la guardia, e che allo stesso tempo ci rafforzi nei sentimenti di condivisione e di reciproco sostegno. In una battaglia che possiamo e dobbiamo vincere insieme, mantenendo saldo il nostro spirito di comunità. A tutti gli emiliano-romagnoli, quest’anno più che mai, i miei auguri di Buon Natale”.

Il programma

Le visite si svolgeranno nella mattina del 25 dicembre dalle 9,30 alle 11. Il presidente Bonaccini si recherà al Policlinico di Modena e all’Ospedale di Sassuolo.

La vicepresidente Elly Schlein sarà negli ospedali di Imola e Montecatone, mentre il sottosegretario Baruffi in quelli di Carpi e Baggiovara.

L’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, incontrerà malati e personale sanitario del Policlinico Sant’Orsola e dell’Ospedale di Bazzano. Sempre nel Bolognese, l’assessore all’Ambiente, Irene Priolo, sarà all’Ospedale Maggiore nel capoluogo e all’Ospedale di San Giovanni in Persiceto, mentre quello alla Cultura, Mauro Felicori, all’Istituto Ortopedico Rizzoli.

L’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, visiterà l’Ospedale di Piacenza, l’assessore alla Montagna e alla programmazione territoriale, Barbara Lori, quello di Fidenza, mentre l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, l’Ospedale di Reggio Emilia.

L’assessore alla Mobilità e turismo, Andrea Corsini, si recherà agli Ospedali di Rimini e Ravenna; Paola Salomoni, assessore alla Scuola e Università, in quelli di Forlì e Cesena, mentre l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano, sarà nosocomio di Cona in provincia di Ferrara

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it