Skip to main content

da: Il gruppo dei 10

Duplice appuntamento questo fine settimana con la quarta edizione di “Tutte le Direzioni in Summertime”, la ricca rassegna di musica e spettacolo organizzata dal Gruppo dei 10 al Panama Beach di Porto Garibaldi. Venerdì 25 luglio l’’unconventionalrestaurant& beach’ in viale dei Mille 30 ospiterà il Blue Train Trio che proporrà il proprio groove prorompente anche sabato 26 luglioper l’aperitivo-concerto in programma al bar Ragno in via Cavour a Comacchio.

Il nome Blue Train, si riferisce chiaramente aJohn Coltrane, considerato uno dei più grandi sassofonisti della storia del jazz che, tra emozione e tecnica, ha gettato le basi per la musica moderna. Capacità ben espressa anche dal Blue Train Trio che, esplorando con uguale perizia i territori del blues, dello swing e del jazz, privilegia le atmosfere contenute nella musica di Wes Montgomery, Jimmy Smith, Grant Green, riproponendole anche in brani originali.

I tre componenti del gruppo, Jimmy Villotti, Michele “Mecco” Guidi ed Enzo “Vince” Vallicelli, anche singolarmente sono riconosciuti fra i più seguiti interpreti del panorama musicale italiano.

Vero protagonista, a tutto tondo degli ultimi cinquant’anni, è il chitarrista bolognese Marco, in arte Jimmy, Villotti. Nato nel 1944, sotto l’ombra delle due torri, inizia la sua carriera musicale coi Meteors nel 1963. Dal 1974 iniziano le collaborazioni con artisti importanti, dei quali è talvolta arrangiatore oltre che chitarrista: Mingardi, Dalla, Guccini, Ornella Vanoni e Paolo Conte; collaborazioni con i grandi nomi della canzone italiana che l’hanno portato a vincere il premio “I Suoni della Canzone”. Dopo una vita da turnista Jimmy decide di dedicarsi alla sua vera passione, il jazz, immergendosi quotidianamente nello studio e dedicandosi alla sperimentazione, da cui emergono sonorità più disimpegnate. Negli ultimi anni il suo estro creativo lo porta verso la scrittura, dedicata al racconto romanzato di sé e della sua Bologna.

Sul ‘treno blu’ troviamo Michele “Mecco” Guidi, tastierista-organista-pianista romagnolo, conosciuto soprattutto per il suo stile inconfondibile con l’organo Hammond. Il soul nella mano destra e il groove del basso nella mano sinistra, retto daun background musicale ampio e variegato, si fondono in un’unica forte espressività. Grande sound e deciso impatto sull’ascoltatore. Vanta numerose collaborazioni con artisti italiani e internazionali tra i quali Franco Califano,Cesare Cremonini, Mario Biondi, Raphael Gualazzi,Cheryl Porter, Tanya Michelle, Fabrizio Bosso, Kelly Joyce,Luca Sapio,Thomas Brennek, Jimmy Owens.

Altrettanto famoso è Enzo (in arte Vince) Vallicelli. Nato a Forlì nel 1951, all’età di quindici anni la passione per il ritmo lo distoglie da ogni altro interesse. Si iscrive al conservatorio di Pesaro “G. Rossini”, dove frequenta il corso di percussioni, da cui partirà la sua trainante carriera. La sua attività si svolge insieme a cantautori italiani (Nannini, Finardi, Bertoli, Solfrini) e fra le pareti ovattate delle sale d’incisione: ciò gli vale un riconoscimento nell’Enciclopedia Italiana del Rock (Arcana Editrice). Continuando a esplorare nuovi linguaggi musicali (jazz, swing, blues); l’incontro determinante avviene nel 1988, quando l’armonicista Andy Forest lo porta sulla strada del blues e a suonare dal vivo con Shirley King, Zora Young, Cheryl Porter, Ginger Brew, KayFoster Jackson, Harriet Lewis.

L’appuntamento del venerdì al Panama Beach prenderà il via alle 20.30, mentre il sabato sarà il Bar Ragno ad ospitare l’aperitivo ed il concerto a partire dalle 19.00. Per informazioni e prenotazioni per la cena contattare i numeri 0533 326226 e 335 7002223, visitare la pagina Facebook https://www.facebook.com/ilgruppodei10?fref=ts o scrivere a ilgruppodei10@gmail.com.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it