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da: Ufficio Stampa CSO

Un vero e proprio evento dedicato ai valori della frutta e della verdura ha caratterizzato la giornata odierna di Expo, iniziata con una presentazione del Presidente del CSO Paolo Bruni il quale ha illustrato in breve, i valori della produzione italiana (leader mondiale), non mancando di sottolineare l’evidenza di una leggera ripresa dei consumi.

Luigi Mazzoni AD dell’azienda ferrarese leader nel mondo in diverse filiere, vivaismo, ortaggi, frutta fresca e surgelata, ha consegnato il premio Superfruitness a Marco Bonitta che ha festeggiato con questo premio il suo compleanno.
Bonitta ha un carnet di vittorie straordinarie nella sua importante carriera. Per ben due volte ha vinto la medaglia d’argento agli europei e un campionato del mondo.
Ma i traguardi sono ancora tanti. Marco Bonitta lavora per la Federazione Pallavolo e cura il vivaio della nazionale con una attenzione particolare alle giovani promesse .
Un impegno a tutto tondo quello dell’allenatore romagnolo che ricerca la determinazione, il carattere, la capacità di stare in squadra, l’onestà, il rigore e l’umiltà, valori importanti per una squadra e non solo.
Il premio Superfruitness affianca un’azienda storica italiana ad un allenatore vincente, entrambi capaci di un grande gioco di squadra che e’ alla base di ogni successo.
Il nostro impegno – dichiara Luigi Mazzoni è da sempre incentrato al raggiungimento di obiettivi di qualità, per ottenerli il gioco di squadra è sempre fondamentale.
Marco Bonitta è un maestro e per questo motivo siamo onorati di poterlo premiare con Fruitness. Un premio simbolico ma dal significato profondo perché crea un legame importante tra il mondo dell’ ortofrutta e lo sport. “
Del legame tra frutta e sport ha parlato oggi anche il Prof. Manfredini, docente di Medicina Interna dell’Universita’ di Ferrara.
“Il legame tra frutta, verdura e movimento fisico – dichiara Manfredini – risulta indissolubile e determina benessere e longevità. Ogni frutto ha le sue caratteristiche e funzionalità, la ricerca non ha ancora approfondito appieno le conoscenze in proposito.
Oggi, ad esempio, vorrei parlare di pera, un prodotto che abbiamo studiato in maniera particolare perche’ si tratta di una eccellenza del nostro territorio. Abbiamo indagato su un suo legame importante con una patologia molto diffusa, molto fastidiosa e molto costosa per la sanità pubblica, la calcolosi renale.
Una delle sostanze benefiche, contenuta in ottime quantità nella pera, l’acido malico, esercita una notevole funzione di protezione contro la formazione dei calcoli. Un consumo quotidiano di pere, unito ad una dieta corretta ed a una abbondante assunzione di liquidi – conclude Manfredini – potrebbe avere un importante ruolo di prevenzione nei confronti della formazione dei calcoli stessi.”

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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