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Da MoVimento5Stelle Ferrara

Il 3 ottobre scorso, una delegazione del Movimento 5 Stelle di Ferrara, composta dalla consigliera Ilaria Morghen e dall’attivista Paolo Pennini, ha incontrato il direttore generale di BPER, Fabrizio Togni. L’incontro si è svolto presso la sede generale di Modena dove abbiamo esposto alla direzione dell’istituto bancario le osservazioni sollevate in precedenza dalle associazioni degli ‘Azzerati Carife’ al fine di comprendere quale sarà l’atteggiamento della banca nell’annosa questione che colpisce il ferrarese. Il M5S ha chiesto al direttore Togni come intende procedere nei confronti delle migliaia di persone che si sono ritrovate senza i loro risparmi a seguito del precipitoso e anticipato uso del bail-in da parte del governo nazionale targato PD nei confronti dell’istituto bancario locale. Abbiamo riportato le seguenti richieste: agevolazioni commerciali a favore dei risparmiatori azzerati Carife, in particolare nell’acquisto di azioni e/o warrant della banca acquistata e la richiesta se la banca intende provvedere in autonomia anche al rimborso del 20% delle obbligazioni non coperte dal rimborso forfettario. Alle richieste formulate ci è stato risposto in primo luogo che la banca è consapevole del disagio subito dalla precedente gestione Carife e che non appena terminato l’iter di fusione nel nuovo gruppo BPER (operazione che dovrebbe formalmente chiudersi in novembre) provvederà a completare un pacchetto di agevolazioni commerciali a favore degli azzerati Carife, nell’ambito di una strategia rivolta a recuperare la fiducia dei risparmiatori traditi. Evidenziando come sia ancora in atto il procedimento di monitoraggio della situazione patrimoniale del vecchio istituto bancario e nel rispetto delle azioni giudiziarie e legali in corso, il direttore ha poi sottolineato come BPER abbia studiato tutte le soluzioni adottate dagli altri istituti di credito che si sono trovati nelle medesime situazioni di criticità evidenziando come, ad oggi, sia possibile solo provvedere a favorire condizioni di vantaggio commerciale, ritenendo di non poter operare favori nell’acquisto di azioni (in quanto la banca è quotata in Borsa e soggetta ai vincoli dettati dalla vigilanza di Consob) né di poter provvedere all’emissione di warrant ad hoc per l’assenza giuridica di una continuità sui diritti di azioni dei vecchi azionisti nei confronti della nuova banca. Abbiamo chiesto altresì se era possibile operare con degli indennizzi come per esempio nel caso delle Banche Venete con Intesa ma, anche in questo caso, ci è stato risposto che tale schema riproposto non è utilizzabile poiché richiederebbe forme di agevolazione che non sono compatibili per piccoli risparmiatori. L’incontro si è concluso con la speranza che BPER possa attivarsi nei prossimi mesi con proposte commerciali soddisfacenti per gli azzerati, oltre a dare un nuovo impulso alla fiducia nel sistema creditizio da parte del territorio ferrarese. Il M5S rinnova la sua vicinanza a tutti i risparmiatori travolti dalla brutta esperienza Carife e mantiene vivo il suo impegno affinché si possa arrivare ad una soluzione a tutti i livelli (dal locale al parlamento nazionale per garantire il rimborso totale di quanto perso) che dia una risposta esauriente ai gravi disagi che la crisi bancaria locale ha segnato nel nostro territorio.

Ilaria Morghen-Paolo Pennini

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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