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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

E’ stato il ministro Dario Franceschini ad aprire oggi (11 settembre) la 58 Fiera di Argenta : ” Il cibo e la qualità del cibo sono una sfida per tutta l’umanità- ha detto il titolare del dicastero ai Beni Culturali e Turismo – ma non solo rappresentano una spinta importante al Turismo. L’Italia possiede eccellenze in tutti i settori: dallo shopping, all’agroalimentare al turismo” lanciando così il primo appuntamento del convegno Cibo, Globalità e Dieta Mediterranea voluto da Ascom.

Metti una sera a cena (ed anche a pranzo) con la Dieta Mediterranea…un’alimentazione il cui valore nutrizionale e salubrità sono stati messi bene in evidenza dal convegno “Cibo, Globalità e Dieta Mediterranea” che si è svolto oggi pomeriggio (venerdì 11 settembre) come primo appuntamento della 58ª edizione della fiera di Argenta con il taglio del nastro effettuato dal Ministro ai Beni ed Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, al cui fianco era il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ed il presidente della provincia Tiziano Tagliani
A seguire il convegno – voluto dal Comune di Argenta, da Ascom Confcommercio, dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe), dall’Associazione Aleotti con il patrocinio della Camera di Commercio di Ferrara – che ha centrato il tema “Importante per i territorio e che conferma la collaborazione tra la nostra Amministrazione ed Ascom – in questo territorio esiste un altissima concentrazione di coltivazione di grano davvero un dato unico – ed ha concluso annunciando – che l’iter per la realizzazione della variante della Statale 16 ha subito una forte accelerazione con un cambiamento di priorità da 2 ad 1 e con la firma tra ottobre e novembre della convenzione tra Anas e Regione per il progetto esecutivo”. Un arteria stradale strategica ed il cui completamento era stato auspicato nel corso del convegno promosso proprio da Ascom nel 2014 ad Argenta.
Di fronte ad un affollata platea nella quale era presente tra gli altri i rappresentanti delle Forze dell’ordine locali e provinciali, il sindaco di Portomaggiore Minarelli, il primo cittadino di Ostellato Marchi, il presidente di Ascom Argenta Natali – il primo dei contributi con il video collegamento da Brussells, dell’europarlamentare Paolo De Castro che ricordato le sfide tra innovazione nel settore e la necessità di ridurre gli sprechi alimentari.
Poi l’intervento di Paolo Govoni presidente dell’Ente Camerale che ha sottolineato l’impegno della Camera di Commercio dando così il via alla tavola rotonda. Patrizio Bianchi, assessore regionale alla Sviluppo, Scuola e Formazione Professionale che ha intrecciato nel suo apprezzato intervento i temi della Pace, della globalità, del cibo come identità ed ha concluso “La ripresa economica ci sarà se lo vogliamo con il desiderio di avere un grande Paese”.
A promuovere una sana cultura dell’alimentazione sarà anche il lavoro illustrato da Aldo Mario Cursano in qualità di vicepresidente nazionale vicario della Fipe “Il cibo è ricchezza” ha detto in questo supportato dall’intervento di Matteo Musacci, ferrarese, e presidente nazionale dei Giovani Imprenditori della Fipe che ha sottolineato l’esigenza “che oltre alla grande formazione professionale del settore ristorativo si lavori sopratutto nelle famiglie per un’educazione alimentare di base”. Poi a seguire il contributo tecnico di Maria Fiorenza Caboni, docente di Tecnologia Alimentare all’Alma Mater di Bologna che ha illustrato “l’estrema ricchezza e biodiversità della cultura gastronomica italiana. una grande ricchezza ed un altissima varietà che se sono elemento di forza indiscussa però prestano il fianco alla spina della contraffazione del made in Italy alimentare”.
Dunque è necessario un lavoro quotidiano di promo valorizzazione – al quale si candida con determinazione Ascom Confcommercio con il suo presidente provinciale Giulio Felloni: “Dobbiamo lavorare in sinergia Pubblico e Privato per promuovere a tutto tondo le eccellenze enogastronomiche di questo territorio in modo che vi siano ricadute dirette e concrete sugli operatori dell’agroalimentare e come Ascom siamo a fianco degli imprenditori per dare un supporto – dalla consulenze creditizie al marketing di sistema – perché chi ha idee vincenti ed innovative possa essere premiato dal mercato. Creare un marchio significa far girare attorno cultura, gastronomia, turismo in una parola ricchezza”
Un lavoro sul Cibo e sul valore indiscusso della Dieta mediterranea – proprio nell’anno dell’Expo mondiale – ben sottolineato da Marcello Fiore direttore nazionale della Fipe”Come Federazione lavoriamo affinché si possa costruire un iter legislativo che possa certificare la dieta mediterranea come prodotti e processo per il settore della ristorazione.”
Un qualificato pomeriggio – che ha visto il racconto dell’esperienza ai fornelli di Maria Grazia Soncini chef del ristorante stellato Capanna di Eraclio – coordinato dal direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara Davide Urban che ha concluso” Servono proprio momenti di approfondimento e di confronto come questo ad Argenta per rilanciare e dare forza al nostro territorio puntando sulle eccellenze dell’enogastronomia integrate al concetto più ampio di turismo accessibile, accogliente ed ospitale”.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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