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Da: Prof.ssa Alessandra Ferlini, addetta stampa IIS RL Montalcini

L’Istituto Rita Levi Montalcini lancia il Meme’s contest

L’Istituto di Istruzione Superiore “Rita Levi Montalcini” di Argenta-Portomaggiore in collaborazione con Argenta’s meme organizza in occasione della giornata della matematica (pi- day) la prima edizione del Meme’s contest “MateMeme, MemeMate”, che ha due obiettivi principali: ideare e produrre meme che abbiano come argomento la matematica e il pi greco ed esprimano i sentimenti degli studenti nei confronti della matematica

Il concorso si rivolge a tutti gli studenti che nell’anno scolastico 2020/2021 risultano regolarmente iscritti all’I.I.S. “Rita Levi Montalcini” di Argenta e Portomaggiore; all’Istituto Comprensivo “Gian Battista Aleotti” di Argenta, secondaria di I grado; all’Istituto Comprensivo “Giorgio Bassani” di Argenta secondaria di I grado; all’Istituto Comprensivo di Portomaggiore secondaria di I grado.

Ogni classe può concorrere con un solo meme scelto, non saranno ammessi Meme inviati oltre la data di scadenza del 14 FEBBRAIO 2021.

Gli studenti di ogni classe, su base volontaria dovranno creare un meme.

Tutti gli studenti della classe voteranno i meme proposti e passerà la prima fase il meme di ogni classe che avrà ricevuto più voti

I meme di ogni classe dello stesso indirizzo si scontreranno sulla pagina facebook dell’Istituto Montalcini.

In base al numero dei meme ricevuti la sfida si svolgerà tra minimo due meme e massimo quattro meme. Si effettuerà una sfida al giorno.

I meme vincitori di ogni indirizzo così come i meme vincitori di ogni classe della scuola secondaria di primo grado si scontreranno nuovamente e da questo confronto usciranno i meme che rappresenteranno ciascun Istituto.

Nella fase finale si scontreranno i meme vincitori di ogni istituto.

La finale avverrà venerdì 12/3/2021 sulla pagina facebook dell’Istituto “Rita Levi Montalcini”

Forza, quindi, chiedete ai vostri docenti come fare per iscrivervi! Non potete immaginare come sia divertente, creativo, formativo creare un meme sia per gli studenti sia per glia adulti, che vogliono avvicinarsi al “mondo” dei ragazzi.

Tutte le info le potete trovare sul sito iisap.edu.it e per qualsiasi dubbio o incertezza potrete far riferimento alla docente di matematica referente dell’iniziativa ovvero la vicepreside del Montalcini prof.ssa Ilaria Bencivenni all’indirizzo mail Bencivenni.ilaria@iisap.edu.it oppure allo 0532/804176.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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