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da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Programma dicembre 2015 – gennaio 2016

Main Concerts:
Sabato 5 dicembre, ore 21.30
STEFANO BATTAGLIA TRIO
Stefano Battaglia, pianoforte;
Salvatore Maiore, contrabbasso;
Roberto Dani, batteria
Lunedì 7 dicembre, ore 21.30
Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale
In collaborazione con Ferrara Arte
BILL CARROTHERS “ARMISTICE DAY”
Bill Carrothers, pianoforte;
Peggy Carrothers, voce;
Piero Bittolo Bon, clarinetti;
Salvatore Maiore, violoncello;
Nick Thys, contrabbasso;
Dré Pallemaerts, batteria
Sabato 12 dicembre, ore 21.30
RICCARDO ZEGNA “QUASI CLASSICO”
Riccardo Zegna, pianoforte;
Gabriele Evangelista, contrabbasso;
Andrea Melani, batteria;
Federico Zaltron, violino;
Enrico Di Crosta, violoncello;
Marco Moro, flauto
Venerdì 18 dicembre, ore 21.30
ZHENYA STRIGALEV QUARTET
Zhenya Strigalev, sax alto;
Aaron Parks, pianoforte;
Tim Lefebvre, basso elettrico;
Eric Harland, batteria
Sabato 19 dicembre, ore 21.30
“Crossroads Winter 2015”
In collaborazione con Jazz Network
DENA DEROSE CHRISTMAS QUARTET
Dena DeRose, voce e pianoforte;
Piero Odorici, sassofoni;
Aldo Zunino, contrabbasso;
Joe Farnsworth, batteria
Nel corso della serata, la Fondazione A.C.A.RE.F,
che opera a sostegno della ricerca sull’atassia spinocerebellare,
sarà presente con un proprio punto informativo.
Sabato 23 gennaio, ore 21.30
EDDIE GOMEZ QUARTET
Alessandro Presti, tromba;
Salvatore Bonafede, pianoforte;
Eddie Gomez, contrabbasso;
Roberto Gatto, batteria
Sabato 30 gennaio, ore 21.30
MARC RIBOT SOLO + 1
Marc Ribot, chitarra
Opening Act: Sara Ardizzoni, voce e chitarra
– Monday Night Raw
Lunedì 14 dicembre, ore 21.30
MRAFI
Edoardo Marraffa, sax tenore;
Pasquale Mirra, vibrafono;
Antonio Borghini, contrabbasso;
Cristiano Calcagnile, batteria
Lunedì 21 dicembre, ore 21.30
FILIPPO VIGNATO TRIO
Filippo Vignato, trombone;
Yannick Lestra, piano elettrico;
Attyla Gýarfás, batteria
– Somethin’Else
Venerdì 11 dicembre, ore 21.30
Unica data italiana
In collaborazione con Ferrara Musica
JEN SHYU “SOUNDS & CRIES OF THE WORLD”
Jen Shyu, voce, danza, pianoforte, liuto taiwanese e gayageum coreano;
Mat Maneri, viola;
Randy Peterson, batteria
Il concerto sarà preceduto da
“From the Thought to its Holistic Expression in Improvisation”,
Masterclass pomeridiana tenuta dalla stessa Shyu con la preziosa collaborazione di Marta Raviglia
aperta a tutti coloro che nutrono interesse verso il canto e l’improvvisazione.
– Tower Jazz Workshop
Lunedì 25 gennaio, ore 21.30
THE TOWER JAZZ WORKSHOP ORCHESTRA
La resident band del Jazz Club Ferrara diretta da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon
– Jazz Goes To College
Venerdì 4 dicembre, ore 21.30
In collaborazione con il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
LE SCAT NOIR + TRINACRIA EXPRESS
Sara Tinti, voce e pianoforte;
Ginevra Benedetti, voce;
Natalia Abbascià, voce e violino;
Valerio Rizzo, pianoforte;
Calogero Spanò, chitarra;
Matteo Balcone, basso elettrico;
Gianfilippo Invincibile, batteria
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 339 7886261 (dalle 15.30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15.30)
Salvo dove diversamente indicato, tutti i concerti si svolgono presso il Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
PRESIDENZA
Andrea Firrincieli
DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

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JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
direttore responsabile


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