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da: ufficio stampa CSO

Il Progetto Ortofrutta d’Italia di CSO ITALY che da 5 anni promuove la provenienza, la stagionalità, i valori salutistici dei prodotti in partnership con grandi aziende leader nazionali come Apofruit, Alegra, Coop Sole, Opo Veneto, Oranfrizer, EuropFruit, La Diamantina  e Op NordEst, punta quest’anno su una  campagna di comunicazione radiofonica con un format innovativo e divertente.

In collaborazione con Radio Rai è nato il rap dell’ortofrutta, un tormentone che non passa inosservato nel carnet dei programmi radio più ascoltati.

In aggiunta allo spot rap, sono state programmate 18  interviste/spot ai protagonisti delle aziende partner che  andranno in onda a ridosso di due programmi cult di Radio 2, il Ruggito del Coniglio e Decanter, con 3 diverse stagionalità tali  da coprire le produzioni primaverili, quelle estive e quelle, infine, autunno/invernali.

“Ritengo – dichiara il Presidente di CSO ITALY Paolo Bruni –  che il Progetto Ortofrutta d’Italia sia una vera e propria palestra di innovazione per la comunicazione di settore. Abbiamo iniziato 5 anni fa sui principali quotidiani nazionali evidenziando i valori del nostro sistema. Oggi – conclude Bruni – con questo format su Radio Rai presentiamo una modalità nuova di comunicare che porterà valore all’ortofrutta italiana”.

Nella prima tranche della campagna, in onda dall’8 maggio, sono protagoniste le fragole Sabrina  e le Chicche di Natura Solarelli.

Il Progetto di comunicazione porta, per la prima volta, sui media nazionali, le voci e i racconti dei protagonisti dell’ortofrutta con un tono fresco e ascoltabile.

La pianificazione radio di Ortofrutta d’Italia raggiungerà nel complesso oltre 30 milioni di contatti.

“Abbiamo aderito a questa iniziativa- dichiara Pietro Ciardiello – Direttore di Coop Sole, perché si rivolge ai consumatori raccontando ciò che siamo. Ho potuto parlare di fragola Sabrina, raccontandone i valori e evidenziando anche la nostra realtà  cooperativa.  In questo momento – conclude Ciardiello –  con le fragole siamo ancora in piena campagna e penso che parlarne, in questo modo, sia, non solo uno stimolo ai consumi ma anche un vero servizio alla consapevolezza dei consumatori”.

Anche per Ilenio Bastoni, protagonista di questo primo flight di interviste, il format è accattivante : “In questa intervista , come Apofruit , abbiamo puntato  sui prodotti Solarelli e sui valori che questi prodotti possiedono, la provenienza italiana, il forte legame con il territorio, una qualità certa, costante, garantita dai 3000 produttori della nostra grande cooperativa. Abbiamo parlato anche – conclude  Bastoni- delle Chicche di Natura, il nostro snack di frutta pronta da mangiare. Penso che sia importante lanciare questi messaggi  in modo così diretto e diffuso perché  i consumatori non conoscono le realtà di grande rilievo che stanno dietro all’ortofrutta italiana”.

Oltre alla campagna radiofonica il Progetto Ortofrutta d’Italia 2016 di CSO ITALY  sarà attivo sulla comunicazione rivolta al trade, sui social network e in GDO, con la realizzazione di Eventi informativi nei reparti ortofrutta,  dedicati ai consumatori con la partecipazione anche di esperti nutrizionisti e medici .

Per ascoltare lo spot e le interviste www.ortofruttaditalia.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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