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Salone del restauro al via a Ferrara. E’ la prima e la più importante manifestazione a livello nazionale dedicata all’arte del restauro e alla conservazione del patrimonio artistico italiano. Quattro giorni di eventi, incontri e dibattiti al quartiere fieristico di Ferrara per la 21a edizione da oggi a sabato 29 marzo . L’inaugurazione con Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, alle 12 in Fiera.

Uno spazio importante quest’anno sarà dedicato alla ricostruzione post-sisma con diretto coinvolgimento di una ventina dei Comuni del cosiddetto “cratere del sisma”, ospitati in Fiera all’interno dello stand della Regione e degli ordini professionali di architetti, geometri e ingegneri. E’ previsto uno spazio-evento dedicato e un convegno in cui verrà illustrato il progetto Re-building, che prevede iniziative integrate a supporto dei Comuni colpiti dal sisma. Il progetto, tra l’altro, è coordinato proprio dal Centro ricerche urbane, territoriali e ambientali (Cruta) dell’Università di Ferrara. Diciannove delle comunità coinvolte dalle scosse del maggio 2012 saranno al salone per dar voce alle loro problematiche, esperienze e alle esigenze delle loro realtà cittadine non solo emiliane, ma anche lombarde e venete.

Il Salone sarà anche un’occasione per presentare il dettaglio degli interventi già fatti, ha spiegato in occasione della presentazione in Regione l’assessore regionale alla programmazione territoriale, Alfredo Peri. Pur ammettendo che i tempi per la ricostruzione “purtroppo non saranno brevi”, Peri ha ricordato che il programma delle opere pubbliche e dei beni culturali (per complessivi 1,3 miliardi di euro) è già avviato. Per il 2014 “c’è un piano annuale di investimento di 530 milioni”.
Due convegni affronteranno il tema delle chiese coinvolte nel sisma, che sono 555 e hanno subito danni e richiedono lo sviluppo di progetti di restauro e riqualificazione. Tra i relatori Antonio Paolucci, già ministro dei beni culturali e soprintendente del polo museale di Firenze, ora in veste di direttore dei Musei vaticani, che sarà affiancato dal delegato pontificio del Consiglio della cultura Carlos Alberto de Pinho Moreira Azevedo.

Il Salone è anche l’occasione per conoscere la mappatura di aziende innovative e talenti del territorio di Ferrara: giovedì 27 marzo alle 16, al Padiglione 5 della sala Ermitage della Fiera verrà presentato “Atmosfera creativa”, il progetto di indagine di Sipro, l’Agenzia per lo sviluppo di Ferrara. Un focus sulle attività di architetti e produttori di eccellenze, blogger e organizzatori di eventi, editori e operatori turistici per soppesarne quantità e qualità. L’obiettivo: individuare a Ferrara criticità e opportunità di crescita per i settori culturali e creativi, mettendo a fuoco le peculiarità del territorio per cercare di trovare un percorso condiviso di sviluppo economico e produttivo.
Convegni e incontri tecnici illustreranno esperienze di formazione, restauro e conservazione su opere e manufatti che hanno interessato praticamente tutte le regioni d’Italia. Oltre 250 poi gli espositori, con importanti adesioni anche dall’estero, che animeranno la ricca proposta espositiva: produttori di materiali, tecnologie, attrezzature museali, servizi e software, centri per il restauro, enti di promozione turistica, fondazioni bancarie, Università, Accademie di Belle arti e enti pubblici. Protagonista al Salone è il Mibac, ministero per i Beni e le attività culturali, assieme ai suoi differenti Istituti.

All’interno dei padiglioni culturali, le mostre hanno lo scopo di divulgare i risultati dei più prestigiosi interventi nel campo del restauro, evidenziare interventi innovativi, su capolavori di arte passata, moderna e contemporanea. Tra questi la presentazione degli ultimi restauri dei Bronzi di Riace, il restauro della Pietà di Giovanni Bellini della pinacoteca di Brera, il restauro della Cappella della Sindone di Torino.

Fiera di Ferrara, dal 26 al 29/3/2014 ore 9.30-18.30. Ingresso a pagamento.

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Redazione di Periscopio


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di Piermaria Romani

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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