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Da Ufficio stampa Conservatorio di Ferrara

Martedì 22 maggio alle ore 16
Palazzo Bonacossi – Ferrara

Ingresso libero

Martedì 22 maggio alle ore 16 a Palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5, Ferrara) si terrà il concerto per sassofono di Nikita Zimin, a ingresso libero.
Nikita Zimin, a Ferrara per alcuni giorni poiché impegnato come docente in una masterclass di sassofono a cura del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, è uno dei rappresentanti più prestigiosi della scuola di sassofono russa. È presidente dell’Eurasian Saxopone Association, membro della Guild of young musicians della Russian Musical Union e Artista della compagnia Selmer. È inoltre docente di sassofono al College of Music ‘F. Chopin’ di Mosca.
Nikita Zimin si diploma presso la Russian Gnesin’s Academy of Music con Margarita Saposnikova per poi laurearsi al Conservatorire National Supérieur de Danse et Musique di Parigi con Claude Delangle. È stato vincitore dei primi premi delle più importanti competizioni internazionali tra le quali la IV International Aeolus competition per strumenti a fiato (Dusseldorf, Germania – 2009) e la VI Adolphe Sax saxophone competition (Dinant, Belgium – 2014), nella quale ha vinto tutti e tre i premi speciali ed è diventato il proprietario del primo esemplare della serie limitata di saxofoni prodotti dalla compagnia Selmer per il bicentenario della nascita di Adolphe Sax.
Nikita Zimin ha vinto inoltre più di 20 concorsi nazionali e internazionali. È stato scelto come borsista della Fondazione Mstislav Rostropovich, della Fondazione “Russian performing art”, è inoltre borsista del Presidente della Federazione Russa, del Governo francese e della Fondazione Meyer. Tra i premi per i riconoscimenti artistici: diploma Golden Talent – 2008-2009 Miglior musicista dell’anno della Fondazione “Russian performing art”, è un partecipante fisso del Congresso Mondiale del Saxofono e di festival internazionali. Nikita Zimin ha un vasto repertorio ed ha lavorato con numerose orchestre inclusa l’orchestra Sinfonica di Volgograd, l’orchestra sinfonica di stato di San Pietroburgo, Orchestra sinfonica di Udmurt, Orchestra filarmonica di Belgorod, il coro di stato Mecklenburg, Filarmonica tedesca del Nordest, Orchestra filarmonica Libanese, Orchestra Music Aeterna, Orchestra filarmonica di Strasburgo. Tiene masterclass sia in Russia che all’estero (Italia, Spagna, Svizzera, Francia, Germania, Finlandia, Regno Unito, USA, Corea, Azerbaijan, Kazakhstan, Cina, Taiwan, Giappone).
Per maggiori informazioni contattare il Conservatorio Frescobaldi:
www.consfe.it, produzioni@consfe.it, 0532.207412.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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