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da: Ufficio Stampa Confagricoltura Ferrara

Un convegno per suggerire astuzie e tutele contro furti e raggiri.

“13mila furti e 5mila truffe: sono questi i numeri delle denunce in Emilia Romagna da inizio anno. Un numero che ha davvero dell’incredibile e che purtroppo ci racconta anche che la maggior parte dei raggiri è a scapito dei pensionati” queste le parole di Carlo Sivieri, presidente del Sindacato di Confagricoltura Emilia Romagna e Ferrara, che venerdì scorso ha chiamato a raccolta a Ravenna circa 400 associati per parlare di tutela.
In un momento in cui in provincia il tema dei furti nelle aziende agricole, dei danni, dei raggiri è più che mai sentito, anche a causa dei deplorevoli eventi delle ultime settimane, il Sindacato ha sentito l’urgenza di organizzare questa lezione-convegno dal titolo ‘Prevenzione furti. Come aumentare la sicurezza in campagna’ durante la quale è salito in cattedra il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Faenza Cristiano Marella.
Obiettivo: carpire le astuzie anti furti e raggiri. Spesso si sente parlare di falsi incaricati con il compito di verificare la potabilità dell’acqua che una volta accertata la contaminazione convincono l’anziano a riporre tutti gli ori e gli averi in frigo durante le operazioni di bonifica e poi, secondo un copione collaudato, si impossessano facilmente del bottino; altri che preferiscono la tecnica dello “specchietto” ossia avvicinano l’anziano alla guida inducendolo a pagare una somma per riparare al danno causato alla propria auto, anche se in realtà la rottura delle specchietto non è mai avvenuta.
“Il territorio è molto vasto e difficile da presidiare” ha ricordato il Comandante “ma risulta fondamenta aumentare le difese passive, soprattutto in campagna: illuminare le proprietà e chiudere sempre bene i garage e i capanni sono buone pratiche da utilizzare fin da subito. Molti furti, infatti, avvengono perché locali e rimesse vengono lasciate aperte, una vecchia abitudine che è bene non seguire più.”
Si è sottolineato più volte il concetto di sicurezza “partecipata” per la creazione di una rete di vicini e vicinato in modo che con l’aiuto di tutti, e segnalando al 112 numero unico europeo per le emergenze le situazioni sospette, si riesca ad essere sempre più incisivi nel debellare questa problematica.
“L’auspicio – ha dichiarato il Presidente Sivieri – è fare fronte comune sul territorio assieme alle Unioni provinciali e alle Federazioni regionali di Confagricoltura, che a loro volta possono interfacciarsi con le Istituzioni locali, per far valere le istanze della terza età e promuovere nuove politiche di assistenza sanitaria e sociale nei confronti del pensionato”.
“Non vogliamo più parlare solo di pensioni – ha dichiarato nel suo intervento l’on. Angelo Santori, segretario nazionale del Sindacato Pensionati di Confagricoltura – La sicurezza degli anziani va tutelata in collaborazione con le Forze dell’Ordine e il nostro impegno è volto a prevenire ogni genere di reato alla persona”.
Il Sindacato Pensionati di Confagricoltura conta in regione oltre 15mila associati e fornisce servizi di assistenza sindacale, fiscale e assicurativa come anche cure sanitarie specialistiche e domiciliari. Fa parte del coordinamento Cupla che raggruppa i sindacati pensionati dell’agricoltura, del commercio e dell’artigianato. All’iniziativa hanno presenziato i rappresentanti regionali e nazionali del Sindacato, oltre ai dirigenti di Confagricoltura Emilia Romagna e delle Unioni ospitanti (Ravenna e Forlì-Cesena-Rimini) e ai responsabili provinciali dei Sindacati Pensionati di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena-Rimini, Ravenna.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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