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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Sono già migliaia in pochi giorni le visualizzazioni per “Summer of Joy”

Ha già fatto registrare in pochi giorni oltre 6.000 visualizzazione su you tube (questo il link http://youtu.be/6cRciOtPVLQ), il nuovo video promozionale dei Lidi di Comacchio e del Parco del Delta del Po “Summer of Joy” , il racconto visuale di una vacanza nel nostro territorio, vista attraverso gli occhi di un bambino.
Il video è stato realizzato da Caspar Diederik di “Storytravelers”, una società olandese specializzata nel visual storytelling, che già aveva realizzato nel 2013 “Ferrara Feel Free”, video promozionale dell’intero territorio provinciale. “Il Parco del Delta è davvero un posto di una bellezza straordinaria – racconta l’autore – con una variopinta flora ed una ricchissima fauna, con i suoi misteriosi itinerari che si snodano tra pinete, valli e corsi fluviali ma anche con i suoi suggestivi centri storici e monumenti. Nell’aria regnano i profumi dalla natura selvaggia, dell’autentica e genuina cucina, dell’amore della gente locale e della passione che solo l’Italia conosce”.
Le ampie spiagge sabbiose, le deliziose specialità di pesce, gli antichi tesori d’arte, gli splendidi paesaggi e le oasi naturali in costante equilibrio tra terra ed acqua: questo e molto altro è stato messo in risalto nel video, che vuole dar conto della variegata offerta turistica del territorio. “Insieme a Saam (il bimbo protagonista) sono anch’io tornato un po’ bambino – continua l’autore -, rivivendo il divertimento che sorge all’alba e tramonta a tarda sera, il gioco spensierato che si desidera non finisca mai, la curiosità dell’esplorazione, la scoperta dei mille colori. Come per‘Ferrara Feel Free’ anche questo video ha costituito un’altra scoperta indimenticabile; un progetto che mi ha davvero regalato tanta soddisfazione e che mi induce ad amare sempre più intensamente il mio lavoro”
Sta ora a tutti gli operatori turistici del territorio diffondere il più possibile questo lavoro, in modo da far conoscere a quante più persone possibile le bellezze del territorio e trasmettere le emozioni che questo sa regalare.
Il video, mostrato in anteprima durante la fiera del turismo di Monaco, alla quale il territorio di Comacchio è stato rappresentato in maniera unitaria con un proprio stand “brandizzato”, è stato pubblicato sui canali ufficiali di StoryTravelers : YouTube: http://youtu.be/6cRciOtPVLQ, Vimeo: https://vimeo.com/119862203 e Twitter @StoryTravelers e presto sarà online anche sul portale e sui profili social ufficiali di Visit Comacchio.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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