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25 Febbraio 2016

Immenso Chagall

Tempo di lettura: 2 minuti


Dal 4 Marzo 2016 all’8 gennaio 2017, alle “Carrières de Lumières – una ex miniera della Provenza – verrà presentato un’eccezionale spettacolo multimediale dal titolo “Chagall, songes d’une nuit d’été“: i più grandi capolavori di Marc Chagall in una nuova luce, digitalizzati e proiettati sulle superfici monumentali della Carrières.

Dall’estrazione della bauxite agli spettacoli multimediali: era il 1935, quando le cave della Val d’Enfer destinate all’estrazione del minerale, a due passi da Les Baux de Provence, sono state chiuse. Un lungo restauro ha permesso alle “Carrières de Lumières” di riaprire al pubblico nel 2013 come palcoscenico di spettacoli suggestivi.

Le pareti di roccia sono state trasformate dal talento italiano del sociologo e del fotografo Gianfranco Iannuzzi, dell’artista Massimiliano Siccardi e dell’insegnante di teatro Renato Gatto. Iannuzzi già da anni realizza questi spettacoli di immagini e colori, che sono indirizzati sui 7.000 metri quadrati che corrispondono alla superficie di proiezione disponibile all’interno dell’ex cava e che letteralmente catturano lo sguardo a 360° grazie ai 14 metri di altezza della cava, accesi da un centinaio di videoproiettori.

Per fare ciò è stato sviluppato il sistema AMIEX® (Art Music Immersive Experience): diverse migliaia di immagini digitalizzate sono trasmesse via fibra ottica ad elevatissima risoluzione, muovendosi al ritmo della musica, diventando così delle note di colore in un brillante ed innovativo spartito musicale multimediale.

Nello show dalla durata di 40 minuti verranno proiettati i capolavori di questo straordinario pittore, tra cui “La Danse”, “Les amoureux” “Le violoniste bleu”, “Bella au col blanc” e il celeberrimo “La Branche”. Il tutto sarà accompagnato dalle musiche del pianista Mikhaïl Rudy che fu molto legato in vita all’artista francese.

Per saperne di più clicca qui.

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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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