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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Il C.A.D.F. di Codigoro in accordo con l’Amministrazione Comunale ha avviato i lavori di manutenzione straordinaria e di potenziamento dell’impianto di via Marina, struttura ritenuta strategica per il reticolo fognario dell’abitato di Comacchio.

Tale impianto riceve infatti le acque piovane e le acque nere di tutto l’abitato, convogliando quest’ultime verso il depuratore. Quando le precipitazioni meteoriche sono tali da non poter essere smaltite dalle sole pompe acque nere, entrano in funzione in modo automatico ed in sequenza, altre due elettropompe, con caratteristiche di portata notevolmente superiore, in grado di scaricare le acque di pioggia direttamente nel canale navigabile.
“Prima dell’estate 2015 si provvederà a realizzare un by-pass automatico sulla condotta di mandata al depuratore – spiega Silvio Stricchi, direttore generale del CADF – utilizzando anche le pompe destinate alle portate di acqua nera per scaricare le acque piovane direttamente nel Canale Navigabile. Ciò permetterà di smaltire un’ulteriore portata di circa il 25 / 30 % in più rispetto alle attuali. Verrà inoltre sostituita un’elettropompa da 63 kW con una di maggiore portata da 75 kW, pari alle due esistenti sulle quali si interverrà con un importante intervento di manutenzione straordinaria. Questo intervento si rende necessario – prosegue Stricchi – per riportare le elettropompe alle condizioni di efficienza originarie. Si tratta di un lavoro particolarmente complesso – conclude il direttore generale del CADF- che ha comportato un intervento dal tetto dell’impianto, per estrarre l’elettropompa e la condotta di supporto della stessa, installate più di trent’anni fa.”
“Gli interventi porteranno un primo sicuro beneficio al sistema di allontanamento delle acque piovane dal centro abitato ed in particolare – dichiara il Sindaco Marco Fabbri – da quelle zone, prossime all’impianto e penalizzate perché si trovano su terreni più bassi rispetto al livello del mare, divenute recentemente oggetto di allagamenti. Il tutto in attesa della realizzazione del nuovo impianto di Via Marina, già in corso di progettazione da parte dell’ufficio tecnico del CADF. Dopo il recente incontro in Municipio, l’Amministrazione Comunale ed il Cadf confermano l’impegno congiunto a fornire un riscontro concreto ed immediato ai cittadini.”

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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