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Da: Ufficio Stampa Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara

Franco Dalle Vacche:”Patrimonio naturalistico dove immergere responsabilmente i giovani”.

Tra gli interventi finanziati dalla Regione per 2 milioni di euro in favore di nuove aree di pregio ambientale, solo due sono nel ferrarese, il più consistente è il progetto presentato dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. Si tratta del ripristino di ecosistemi naturali col completamento dell’Ecomuseo di Marozzo a Lagosanto per il quale sono appena stati assegnati 179.000 euro.

“Uno dei compiti del Consorzio è custodire e mantenere la storia di questo territorio e del suo ambiente naturale – dice il presidente Franco Dalle Vacche – ci fa molto piacere che la valenza del nostro progetto sia stata condivisa anche dalla Regione assegnandoci questo importante finanziamento che ci permetterà di completare le aree esterne dell’ecomuseo, un patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevante, degno di tutela e valorizzazione”.

Si tratta dunque, di completare quello che sarà uno spazio al servizio della comunità locale ma che saprà anche essere uno scrigno in grado di racchiudere in sé l’essenza di un luogo che sarà uno speciale museo che tutela ed esalta il patrimonio ambientale estense.

“Il progetto prevede la creazione di un area protetta rinaturalizzata e boschiva dotata anche di una superficie umida, un laghetto, una torre di avvistamento come osservatorio ornitologico per studiare i volatili nel loro habitat naturale, un percorso vita e tutti gli elementi fondamentali per l’ecomuseo – spiega Dalle Vacche – in fregio all’area e comunque confinata con accesso indipendente, vi sarà lo spazio per consentire la possibilità di dar vita a un campo scout per tende e servizi annessi. Inseriti pienamente in un contesto decisamente suggestivo, il punto centrale della base sarà la capanna adibita a magazzino e cambusa. Questa soluzione è estremamente importante perché permetterà di stimolare e avvicinare i ragazzi immergendoli ed educandoli all’ambiente, vivendolo letteralmente da vicino”.

La progettazione è affidata ad un bando che il Consorzio di Bonifica ha rivolto alla facoltà di architettura di Ferrara. “Questa idea nasce dalla costante attenzione dell’amministrazione di utilizzare i beni pubblici con l’obiettivo di proporre educazione ambientale e conoscenza del territorio e del ruolo del consorzio di bonifica – conclude Dalle Vacche – all’Ecomuseo, ad esempio, è conservato un interessante erbario di essenze locali che rappresenta una bella opportunità di studio della flora ferrarese. Infine, ritengo che in un’area come il parco del Delta del Po, meta di grande interesse, sia importante realizzare e mettere a disposizione un punto sicuro ed attrezzato per il mondo scout ed i suoi valori.

Lo stabilimento idrovoro di Marozzo fu uno dei primi impianti costruiti in provincia di Ferrara nell’immediato periodo post-unitario del Regno d’Italia consentendo le bonifiche delle Valli Gallare, Trebba e Ponti, con acquisizione di oltre 17.000 ettari di terreno, interamente posto sotto il livello del mare. Fu costruito nel 1872 secondo tecniche olandesi, considerate già allora all’avanguardia per la bonifica di fondi vallivi con macchine a vapore. Dopo un’ininterrotta attività durata ben 115 anni nel 1986 lo stabilimento ottocentesco è stato sostituito da un nuovo idrovoro ed oggi è sede di un museo della bonifica – Casa della memoria.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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