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Da Camera di Commercio Ferrara

Govoni: “Ogni giorno vedo la motivazione di giovani, tra i quali molte donne, impegnati nelle scuole sul tema della legalità; l’orgoglio dei giovani specializzati che sono il punto di forza di tante nostre aziende ad alta tecnologia; la passione e l’impegno che si esprimono nei giovani impegnati nel volontariato”

1 nuova impresa su 3 è under 35 tra gennaio e giugno

Le imprese guidate dai giovani spingono sull’acceleratore e trainano la crescita del tessuto imprenditoriale ferrarese. Nei primi sei mesi dell’anno, quasi una nuova impresa su 3 è guidata da imprenditori under 35. Rispetto alla fine del 2016, il loro numero è aumentato del +4,5%, mettendo a segno tra gennaio e giugno un saldo positivo di 129 unità. Sale così a 2.620 il numero delle imprese capitanate da giovani con meno di 35 anni presenti a fine giugno 2017 nel Registro delle imprese della Camera di commercio di Ferrara. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio dell’economia dell’Ente di Largo Castello su base Unioncamere-Infocamere.

“Investire sui giovani, scommettere sui giovani, chiamarli a fare la propria parte e dare loro
adeguate opportunità. Che questa sia la strada giusta – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – ho potuto verificarlo in tante occasioni. Ho visto la motivazione di giovani, tra i quali molte donne, impegnati nelle scuole sul tema della legalità; l’orgoglio dei giovani specializzati che sono il punto di forza di tante nostre aziende ad alta tecnologia; la passione e l’impegno che si esprimono nei giovani impegnati nel volontariato. E penso all’entusiasmo ed alla qualità delle ragazze e dei ragazzi ai quali, nel mese di marzo, la Camera di commercio conferisce i riconoscimenti “Francesco Viviani”. Certo, sono queste le energie giovanili che hanno potuto prendere le strade migliori, e tante sono purtroppo quelle che ancora si dibattono in una ricerca vana. Ma ho fiducia – ha concluso Govoni – nell’insieme delle nuove generazioni. A loro, la società e chi ha responsabilità pubbliche debbono dare delle occasioni, e in primo luogo debbono garantire l’opportunità decisiva di formarsi grazie a un sistema di istruzione più moderno ed efficiente, capace di far emergere i talenti e di premiare il merito”.

Complessivamente, al 30 giugno scorso era under 35 quasi una impresa ferrarese ogni dieci, con punte di maggior presenza in settori come le attività di corrieri e i servizi per gli edifici e il paesaggio (pulizia e giardinaggio), dove oltre il 15% del totale delle imprese è giovanile. Ma guardando le nuove iscrizioni – prosegue la Camera di commercio – emerge una mappa dei settori produttivi sui cui i giovani stanno ora maggiormente scommettendo. Tra i primi posti ci sono il settore delle telecomunicazioni, le attività nei servizi finanziari e nei servizi alla persona. A fortissima vocazione giovanile anche le attività legate a pubblicità e ricerche di mercato.

Le imprese giovanili sono all’avanguardia nella scelta della forma giuridica da adottare: aumentano di oltre il 10%, nei primi sei mesi 2017, le società di capitali così come pure le imprese individuali, che restano comunque la forma giuridica più diffusa anche tra i giovani capitani d’impresa.

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CAMERA DI COMMERCIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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