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da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Contributi di Camera di Commercio, Comuni di Ferrara, Codigoro e Unione Comuni Valli e Delizie (Argenta, Portomaggiore e Ostellato). 536 le imprese già finanziate tra il 2004 e il 2012 dall’Ente di Largo Castello

Imprese ferraresi più sicure con i contributi a fondo perduto messi a disposizione dalla Camera di Commercio in collaborazione con i Comuni di Ferrara, Codigoro e l’Unione Comuni Valli e Delizie (Argenta, Ostellato e Portomaggiore): 170.000 euro (fino a 2.000 euro ad impresa).
Le risorse sono stanziate per l’acquisto di telecamere collegate direttamente con le sale operative delle Forze dell’Ordine o degli istituti di vigilanza e per l’installazione di impianti antirapina con sistemi di rilevamento satellitare, nel rispetto delle disposizioni del Garante per la protezione dei dati personali in materia di videosorveglianza.
Il tutto, in pieno raccordo con il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica istituito presso la Prefettura di Ferrara.
“Il negozio, l’ufficio, l’impresa – ha dichiarato Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara – devono essere sempre più un luogo sicuro, dove l’imprenditore possa lavorare con serenità insieme ai suoi familiari, che così spesso lo affiancano nello svolgimento della sua attività.
Il bando, che abbiamo varato d’intesa e con il contributo dei Comuni di Ferrara, Codigoro e l’Unione Comuni Valli e Delizie (Argenta, Ostellato e Portomaggiore) e con la collaborazione delle associazioni di categoria, consentirà a qualunque esercente di collegarsi direttamente con le centrali e le sale operative delle Forze dell’ordine e di avvalersi della loro immediata assistenza. E’ un risultato di grande valore, che conferma tutta l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato, alla quale si ispira da tempo ogni intervento messo in campo dalla Camera di Commercio”.
Il Bando aprirà l’8 settembre fino al 28 ottobre salvo chiusura anticipata in considerazione del presumibile elevato numero di richieste: domande esclusivamente tramite PEC con firma digitale.
Molto importante il periodo di riferimento delle spese che dovranno essere sostenute dal 1 gennaio 2015 fino al 31 marzo 2016.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio Marketing del territorio, innovazione e qualità della Camera di Commercio (tel. 0532/783.813-820-821, e-mail promozione@fe.camcom.it).

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CAMERA DI COMMERCIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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