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da: ufficio stampa Cna Ferrara

Gli imprenditori affiggeranno in azienda locandine di protesta contro il dilagare del fenomeno. Un indirizzo di posta elettronica per segnalare casi di irregolarità e violazione delle norme

Una campagna contro l’abusivismo dalla parte delle imprese «vere», quelle in regola con normative fiscali e sul lavoro che, oltre a combattere ogni giorno per competere sul mercato in condizioni difficili, sono costrette a subire la concorrenza sleale di attività che alle regole non ci stanno.

La Cna di Ferrara ha lanciato, oggi, con una conferenza stampa, una forte iniziativa provinciale contro l’abusivismo, imperniata sul sostegno attivo di tutti gli imprenditori associati, che manifesteranno la propria adesione alla iniziativa affiggendo in azienda locandine e adesivi rivolti a sensibilizzare clienti e opinione pubblica sulla nocività di questa piaga. Inoltre, Cna ha istituito un indirizzo di posta elettronica dedicato: stopabusivismo@cnafe.it  per dare modo, a tutte le proprie imprese, se lo vorranno, di segnalare eventuali casi di attività irregolari che, successivamente, l’Associazione provvederà a far conoscere agli organi competenti.

Le finalità della campagna hanno trovato l’appoggio convinto innanzitutto dei rappresentanti degli organi dello Stato, presenti all’incontro stampa, in primis del prefetto di Ferrara, dott. Michele Tortora, che ha dichiarato, tra l’altro: “Condivido questa iniziativa e l’allarme sulla necessità di contrastare l’abusivismo. Pur tenendo conto del periodo di crisi che stiamo vivendo, non possiamo accettare l’idea che l’impresa sana sia soppiantata dall’impresa cattiva. Si tratta di una battaglia di legalità irrinunciabile”.

Ricordando la necessaria azione sul versante della repressione del fenomeno, cui concorrono gli organi fortemente impegnati su questo versante – Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri, entrambi presenti alla conferenza stampa della Cna, insieme ai rappresentanti della Camera di Commercio, del Comune di Ferrara, della Direzione territoriale del Lavoro e dell’Inail – il prefetto ha sottolineato l’importanza di una forte collaborazione tra istituzioni, cittadini e organizzazioni di rappresentanza come Cna, per innescare quel circolo virtuoso indispensabile per raggiungere risultati importanti e duraturi.

Agire sulla domanda e non solo sull’offerta, quindi, sensibilizzando l’opinione pubblica sulla nocività di questo fenomeno che, in definitiva, danneggia prima di tutto i cittadini e consumatori. Lo ha ricordato il presidente provinciale della Cna, Alberto Minarelli, che ha evidenziato come l’abusivismo colpisca in modo rilevante anche la nostra provincia, interessando una grande varietà di settori, da quelli della moda, del benessere, delle arti fotografiche all’edilizia, impiantistica e trasporto.

Consapevole della necessità di coinvolgere una molteplicità di soggetti pubblici e istituzionali, la Cna ha incontrato, nelle scorse settimane, proprio i rappresentanti delle principali istituzioni dello Stato e degli organi preposti nell’ambito del nostro territorio, per presentare il proprio progetto ed offrire la più ampia e concreta collaborazione, con l’obiettivo di  arginare un fenomeno molto complesso che richiede azioni di sistema e concertate.

Nel contempo l’Associazione ha presentato a tutti i Comuni una ipotesi di Protocollo i cui obiettivi sono quelli della sensibilizzazione dei cittadini sui rischi ai quali incorrono non rivolgendosi ad una impresa in regola con le normative fiscali, in materia di lavoro ed igienico – sanitarie, di sicurezza nei luoghi di lavoro, un’impresa che investe in qualità e formazione del personale, per fornire ai propri clienti requisiti di professionalità e competenza. E, inoltre, l’adozione di specifici provvedimenti, mirati a contrastare l’offerta di servizi abusivi o irregolari su tutto il territorio comunale. Il Protocollo è già stato sottoscritto, proprio ieri mattina, dal Comune di Ferrara nella persona dell’assessore Caterina Ferri, mentre altre Amministrazioni hanno già anticipato la loro disponibilità o, comunque, hanno manifestato interesse alla materia.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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