Skip to main content

Da: Confagricoltura

IMU: APPROVATO L’EMENDAMENTO PROPOSTO DA CONFAGRICOLTURA CHE EQUIPARA SOCIETA’ IAP A PERSONE FISICHE CON STESSA QUALIFICA
Maturi i tempi per una estensione anche ai proprietari di beni affittati ed ai conduttori non in possesso di qualifica CD o IAP
 
 
“Con l’approvazione da parte della Camera dei deputati dell’emendamento relativo all’applicazione delle agevolazioni Imu alle società in possesso della qualifica di Iap, si è avuta l’ennesima conferma di quanto ha sempre sostenuto Confagricoltura fin dall’entrata in vigore dell’Imu”. Lo afferma il Presidente di Confagricoltura Ferrara Gianluca Vertuani, che aggiunge “La misura contenuta nel cosiddetto Decreto crescita, che ora passa al voto definitivo in Senato, è stata proposta e sostenuta da Confagricoltura per chiarire definitivamente la questione che aveva suscitato interpretazioni difformi da parte dell’ANCI e di alcuni Comuni della nostra provincia in relazione al pagamento dell’IMU, nonostante a sostegno della tesi di Confagricoltura vi fosse una sentenza della Commissione Tributaria dell’Emilia Romagna, una sentenza della Cassazione ed una Circolare del Ministero delle Finanze. Sono maturi i tempi – conclude il Presidente Vertuani – per una estensione delle agevolazioni anche alle aziende non in possesso della qualifica di CD e IAP e ai proprietari di beni affittati oppure, quantomeno, ad una riduzione delle aliquote da parte delle amministrazioni comunali”. Al Presidente di Confagricoltura Ferrara fa eco Giorgio Zaniboni, Presidente del Sindacato Proprietari con Beni Affittati di Confagricoltura Ferrara. “I proprietari di terreni concessi in affitto subiscono una tassazione che deprime fortemente i ricavi derivanti dalla concessione in affitto dei terreni fin quasi ad azzerarli, senza contare che spesso questi terreni sono condotti da componenti lo stesso nucleo famigliare, per cui queste aziende finiscono per non beneficiare della gran parte delle agevolazioni. Per non parlare poi di coloro che non sono in possesso della qualifica di CD o IAP e conducono i terreni di cui sono proprietari, trattati alla stregua di aziende di serie B”. A ribadire il concetto interviene il Presidente del Sindacato Pensionati di Confagricoltura Ferrara (ANPA) Stefano Spisani: “Non si può non tenere conto che la maggior parte di coloro che affittano i propri terreni è rappresentato da agricoltori che dopo una vita di lavoro nei campi sono giunti all’età pensionabile, la maggior parte dei quali beneficia d‘indennità pensionistiche d’importo assai modesto. Occorre ricordare a tal proposito che attualmente il 16% dei pensionati italiani riceve una pensione mensile appena superiore a 500 euro e che il 40% di questi è rappresentato da ex agricoltori. Ingiusto far pagare loro l’Imu!”

Da: Confagricoltura

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it


Ti potrebbero interessare