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Da: Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini

La Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini, patrocinata dal Comune di Ferrara, sarà la prima scuola d’arte cinematografica dell’Emilia Romagna, e partirà ad ottobre nella città di Ferrara.
È stata strutturata ispirandosi alle grandi scuole nazionali del cinema d’Europa: tre anni di studio, da ottobre a giugno, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, con 25 docenti a disposizione, tre classi (regia, sceneggiatura e recitazione) le quali, dopo un’attenta selezione, saranno costituite da massimo 10 allievi (regia), massimo 10 allievi (sceneggiatura), massimo 20 allievi (recitazione). Gli allievi devo avere tra i 19 e i 26 anni per il corso di recitazione e tra i 19 e i 30 per i corsi di regia e sceneggiatura.

La vocazione principale della scuola è il cinema, ma nei tre corsi si affronterà anche lo studio del linguaggio televisivo, documentaristico e per il web. Tutti gli allievi approfondiranno, inoltre, anche materie indispensabili come: fotografia, montaggio, produzione, costume e scenografia, musica e pittura.

Ha sede a Ferrara, presso la Factory Grisù, uno spazio di oltre quattromila metri quadri dedicati alla creatività in tutte le sue forme.
Venti imprese unite da un progetto di rigenerazione urbana per il recupero dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco di Ferrara, un edificio storico sottratto al degrado e trasformato in hub culturale.

La scuola è promossa dalla società di produzione cinematografica Controluce Produzione Srl di Stefano Muroni e Valeria Luzi, presentata alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia assieme alla Regione Emilia Romagna.
L’unicità della scuola consiste nell’insegnare a tutti gli allievi come realizzare le proprie idee, cominciando dalla ricerca fondi fino ad arrivare alla produzione sostenibile seguita dalla distribuzione e vendita televisiva.
La Florestano Vancini lega così la formazione alla professione, la scuola al lavoro.

Il corpo docenti è composto da importanti professionisti del cinema italiano.
David di Donatello, Nastri d’Argento, docenti del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, insegnanti che si sono formati nelle maggiori scuole del mondo come l’Actor Studio di New York, fanno della Florestano Vancini una scuola di cinema di altissima qualità.

Nel corso del triennio saranno numerose le grandi opportunità che la scuola offrirà all’allievo.
Verrà coinvolto in manifestazioni internazionali per produrre video legati all’evento, come per la Tenda Summer School, campus mondiale che si tiene ogni agosto nella Delizia Estense Villa La Mensa, nel basso ferrarese, in cui sono coinvolte scuole di teatro e di cinema di tutto il mondo.
Al terzo anno due ragazzi per ogni corso parteciperanno a scambi culturali in scuole di cinema d’Europa, dove potranno venire in contatto con diverse pedagogie e nuovi modi di intendere il cinema.

Ogni anno sei ragazzi (due per ogni corso) parteciperanno in qualità di giurati alle prestigiose MasterClass del Giffoni Experience, il festival di cinema per ragazzi più importante del mondo, dichiarato “il più necessario” secondo il grande regista francese Francois Truffaut.
Un’altra grande opportunità sarà legata al lavoro di diploma: dei dieci corti realizzati, quello più significativo, scelto dal corpo docenti in accordo col direttore artistico, verrà distribuito nei festival di tutto il mondo dalla prestigiosa società di distribuzione festivaliera Premiere Film, la quale nel 2017 ha portato un corto agli Oscar.
Un modo concreto di legare la formazione ai primi passi nel mondo del professionismo.

La scuola è dedicata al grande regista, documentarista e sceneggiatore ferrarese Florestano Vancini.

Il bando scade domenica 29 settembre 2019.
Per maggiori informazioni: www.scuolavancini.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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