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Ci fosse stata Raffaella Carrà, il suo caschetto biondo avrebbe roteato e la sua voce squillato per sottolineare con un fragoroso “carramba, che sorpresa!” la rivelazione di Leonardo Semplici, giunta proprio a conclusione del “Road show” organizzato dalla redazione di Sky sport che ha avuto oggi per protagonista la Spal. Il mister biancoazzurro ha infatti confidato che l’allenatore del Benevento, Marco Baroni, primo avversario dei ferraresi al ritorno in serie B dopo 23 anni di assenza, è suo intimo amico: “I nostri figli vanno a scuola insieme, i nostri genitori abitano nella stessa via a Tavarnuzze una frazione di Impruneta, paesino di ottomila abitanti in cui risiedono due allenatori di serie B!”. Semplici e Baroni, appunto. Che sabato nel Sannio giocheranno il loro personalissimo derby.

I sorrisi hanno accompagnato l’incontro ambientato nella magnifica cornice dell’Imbarcadero del castello Estense, svolto alla presenza dei media locali. “L’anno prossimo ospitiamo qua la cerimonia di compilazione dei calendari”, ha suggerito qualcuno… A far gli onori di casa è una fra le più note e apprezzate giornaliste sportive dell’emittente satellitare, la ferrarese Federica Lodi: “In treno, arrivando qui oggi, ho tempestato i miei colleghi con l’epica spallina!”. Con lei, la celebrata Diletta Leotta, il direttore di Sky sport Massimo Corcione e il telecronista Daniele Barone. Il benvenuto lo dà l’assessore allo Sport, Simone Merli: “Da tanti anni mancavamo da questo palcoscenico, crediamo di essercelo conquistato con merito”.

IMG_9589Subito le emozioni corrono sullo schermo con una rassegna di gol e le immagini Sky delle finaliste dei recenti play off. Tanto per alimentare nuovi sogni di gloria, che il presidente spallino Walter Mattioli fatica a tenere a freno: “Ho cominciato dalla terza categoria e in media ogni tre anni vinco un campionato. Siamo appena arrivati in B e ho trovato nel presidente di Lega Abodi e nel suo vice Bedin (presente in sala) due dirigenti fantastici, ma ve lo dico subito: se mi capita io scappo su!”.

L’entusiasmo del numero uno biancoazzurro è suffragato dal parere di Barone: “La Spal è fra le squadre che mi intrigano di più, soprttutto per quei due davanti, Cerri e Antenucci, un coppia davvero bene assortita, il giovane e l’esperto, quello potente e quello dinamico…”. Rincara la Leotta: “Percepisco un grande entusiasmo da parte di tutti”. E si sbilancia: “Credo che la Spal possa essere una bella sorpresa di questo campionato, una grande sorpresa, magari come il Crotone”. Inevitabili i – pur celeati – riti apotropaici del pres Mattioli! Corcione fa appello alle sue reminiscenze di collezionista di album dei calciatori e sciorina i nomi di una serie di illustri campioni dei passati orizzonti di gloria spallini: Bruschini, Cantagallo, Capello, Dell’Omodarme, Corelli e illustra i caratteri “di qualità” della formula “total football di Sky, che occupa non semplicemente lo spazio delle partite ma ogni giorno offre prodotti di qualità”.

“Finalmente! – prorompe Paolo Bedin, direttore generale della Lega B – Ci fa molto piacere avere Ferrara e la Spal nel nostro campionato per la storia la storia e le tradizioni di cui sono portatrici: c’è una città bella in cui gli abitanti manifestano orgoglio e forte senso di appartenenza; c’è un pubblico appassionato e coinvolto, sempre partecipe, non solo nei momenti di gioia, ma anche nelle difficoltà e lo ha sempre dimostrato; c’è un presidente che è riuscito in questi pochi mesi estivi a garantire l’adempimento di tutto ciò che era richiesto, e non sempre è così ovunque”.

Incassati gli elogi di Bedin, la parola passa a Leonardo Semplici che, al di là degli aneddoti, con serietà ricorda che “volontà, forza e lavoro hanno portato il gruppo a conseguire il traguardo della serie B e nello stesso modo andremo avanti per consolidare questa categoria”. Sollecitato, indica in Cesena, Verona e Carpi o Frosinone le favorite alla promozione in A. Infine segnala come “al pari del presidente Mattioli anch’o sono partito dalla Terza categoria e ho vinto in tutti i campionati sino ad arrivare alla B. L’obiettivo è migliorarsi sempre… Per questo non bastano le normali motivazioni, serve qualcosa in più. E’ ciò che chiedo sempre ai ragazzi ed è l’aspetto che mi contraddistingue”. Capitan Nicolas Giani si dichiara pronto insieme ai suoi compagni “a iniziare l’importante avventura per far diventare la B casa della Spal, con l’aiuto dei nostri eccezionali tifosi che ci hanno sempre sostenuto anche nei momenti di difficoltà, cosa che non succede ovunque”. Infine il direttore Vagnati si riconosce la dote “di saper scegliere le persone, garantisce il massimo impegno” e si appella a tutti perché, spiega “dovremo essere bravi a gestire le difficoltà che indubbiamente incontreremo”.

In chiusura, il direttore Corcione ricorda, accorato, le vittime del terremoto a lancia un appello per un concreto sostegno a favore delle popolazioni colpite. Immediato il dg della Lega, Bedin: “Anticipo il contenuto di un comunicato che sarà diffuso nel pomeriggio: chiediamo a tutte le società di devolvere una parte degli incassi del primo e della seconda giornata di campionato per fornire aiuto ai superstiti”. Mattioli annuisce insieme a tutti i presenti. E il sentito applauso finale si carica anche di mestizia.

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Sergio Gessi

Sergio Gessi (direttore responsabile), tentato dalla carriera in magistratura, ha optato per giornalismo e insegnamento (ora Etica della comunicazione a Unife): spara comunque giudizi, ma non sentenzia… A 7 anni già si industriava con la sua Olivetti, da allora non ha più smesso. Professionista dal ’93, ha scritto e diretto troppo: forse ha stancato, ma non è stanco! Ha fondato Ferraraitalia e Siti, quotidiano online dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Con incipiente senile nostalgia ricorda, fra gli altri, Ferrara & Ferrara, lo Spallino, Cambiare, l’Unità, il manifesto, Avvenimenti, la Nuova Venezia, la Cronaca di Verona, Portici, Econerre, Italia 7, Gambero Rosso, Luci della città e tutti i compagni di strada

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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