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da: ufficio stampa Confesercenti Ferrara

“ Che cosa lega il centro storico commerciale di una città come Ferrara ad una mostra d’arte di Palazzo dei Diamanti? E’ possibile parlare di arte e di ospitalità anche fuori dai musei e dalle gallerie e non necessariamente nei luoghi più abituati ad accogliere i turisti, come gli alberghi e i ristoranti? “ . Questa è la riflessione dalla quale parte Maria Chiara Ronchi, Vice Presidente Confesercenti con delega al turismo, che prosegue: “ per questo Confesercenti di Ferrara, in collaborazione con Itinerando guide turistiche, in occasione della mostra Matisse, la figura, la forza della linea, l’emozione del colore, allestita al Palazzo dei Diamanti di Ferrara dal 22 febbraio al 15 giugno prossimo, organizza cinque incontri di “avvicinamento” alla mostra per contribuire a generare attorno ad essa l’interesse diffuso e consapevole che merita.
L’obiettivo è quello di incentivare la visita all’esposizione, ma anche di saldare l’offerta commerciale e momenti di aggregazione della città alla sua proposta di punta per questa primavera sul versante turistico culturale, quale è appunto Matisse ai Diamanti”
Il Direttore Alessandro Osti, prosegue spiegando i dettagli dell’iniziativa: “ In centro con Matisse prevede dunque momenti itineranti di introduzione alla mostra in alcuni punti vendita della nostra città. Il primo di questi, intitolato Ascoltare Matisse, sarà sabato 1 marzo alle 18:00 e si inserisce tra le iniziative previste per l’inaugurazione della nuova sede Amplifon di Viale Cavour, con taglio del nastro alle 17:30.
Gli altri incontri saranno Un tè con Matisse presso You and Tea, negozio con sala da tè in via de’Romei 36/a, Trame di linee presso Benasciutti Casa, negozio di biancheria per la casa di Via San Romano 48, Un caffè con Matisse presso la Caffetteria Centro Storico di Orsatti Group, in Corso Martiri della Libertà e infine Il gusto del colore al Mercato Coperto Ortofrutticolo in Via Santo Stefano. Date ed orari degli incontri successivi saranno per tempo comunicati a mezzo stampa e tramite le locandine che verranno affisse nei locali interessati.”
“ Durante ognuno di questi appuntamenti, “ prosegue Maria Chiara Ronchi “ che si articoleranno secondo i vari aspetti della cortesia e dell’ospitalità, verrà presentata, con proiezione in power point, un’antologia delle opere in mostra accompagnata dall’illustrazione del variegato mondo di uno dei più grandi artisti della storia dell’arte contemporanea. Maestro di straordinaria forza espressiva, amante del colore e formidabile disegnatore, Matisse ha inventato e innovato la pittura e la scultura per tutta la vita.
Il tessuto commerciale della città accoglie dunque ospiti e cittadini rendendoli tramite di un messaggio di cultura, vitalità e piacevolezza che invogli a visitare la mostra, magari con guida, e a tornare e soggiornare nella nostra città.”
In centro con Matisse gode del patrocinio del Comune di Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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