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da: Ufficio Stampa Un Grande Abbraccio

Cosa regalare a Natale? regala il teatro, regala Un grande abbraccio! approfittiamo per porgervi i nostri migliori auguri

Pocheparole Comunicazione, Imarts e Ad Management presentano “Un grande abbraccio” di Paolo Ruffini e Lamberto Giannini. Regia di Lamberto Giannini, Musiche di Claudia Campolongo con Paolo Ruffini e gli attori della compagnia Mayor Von Frinzius, Coordinamento di Claudia Mazzeranghi
“Un grande abbraccio” è lo spettacolo che vedrà sul palco Ruffini con gli attori della compagnia Mayor Von Frinzius, compagnia teatrale toscana di cui fanno parte attori in prevalenza disabili.
L’atteso spettacolo sarà in scena dal 30 gennaio con il primo appuntamento alla Città del Teatro di Cascina e in tour fino ad aprile con alcune variazione sul calendario già annunciato, questo il calendario definitivo:
30 GENNAIO CASCINA – CITTA’ DEL TEATRO, 13 FEBBRAIO MONTECATINI TERME – TEATRO VERDI, 3 MARZO MILANO -BARCLAYS TEATRO NAZIONALE , 12 MARZO SANTA CROCE SULL’ARNO – PALAPARENTI, 31 MARZO LIVORNO – TEATRO GOLDONI, 1^ APRILE TORINO – TEATRO COLOSSEO
Le prevendite dell’emozionante, comico e travolgente spettacolo son già aperte da piu’ di tre settimane con una grande richiesta di biglietti.
Un Grande Abbraccio è un’opportunità unica e coinvolgente per vivere il teatro con movimenti, improvvisazioni, balli, monologhi, tutti tesi a esaltare la vita, l’amore e le relazioni umane.
Uno spettacolo di grande valore umano, in cui Paolo Ruffini si muoverà in mezzo ad attori portatori di handicap ed insieme a loro coinvolgerà il pubblico, terzo protagonista di questo show che, sempre unico e irripetibile, si può definire un grande evento dedicato all’amicizia, alla solidarietà e alla buona energia tra le persone.
L’improvvisazione e l’imprevedibilità saranno il motore di un viaggio che vuole essere un’indagine su quello che siamo, sulla nostra voglia di essere speciali e sulla differenza che corre tra sentircisi ed esserlo davvero. Il tutto condito da occasioni comiche fulminanti e momenti di puro divertimento!
Un Grande Abbraccio interrompe le liturgie teatrali tradizionali per aprire il sipario sulla rappresentazione più complessa: la vita stessa, interpretata da chi non la recita, ma la vive nella sua esclusiva e ferocissima bellezza.
Alla fine platea e attori si troveranno sul palco, nella meraviglia della condivisione di un gesto umano, così semplice da essere ormai provocatorio: un grande abbraccio.
Paolo Ruffini è un conduttore, scrittore, attore, sceneggiatore e regista. È attivo al Cinema, TV e Teatro. Tra i suoi lavori in TV “Colorado”, 4 anni come VJ ad Mtv e “Stracult”. Al cinema ha curato la regia di “Fuga di cervelli” e “Tutto Molto Bello”. È stato protagonista, tra gli altri, in “Maschi contro Femmine”, “Natale a Miami”, “Estate ai Caraibi” e lo sarà anche del prossimo film di Natale prodotto da Aurelio De Laurentiis con Lillo e Greg “Natale col Boss”, in uscita il 17 dicembre. A teatro, tra gli altri: “Full Monty”, “Cenerentola” e “Io Doppio”, prodotto dalla sua associazione Il Nido del Cuculo. Il suo ultimo libro “Odio Ergo Sum” è in uscita per Mondadori.
La compagnia Mayor Von Frinzius è formata da attori toscani, in prevalenza disabili.
E’ nata nel 1997 da un’idea di Lamberto Giannini e ha realizzato numerosi spettacoli basati sull’integrazione e l’emotività. La cifra teatrale della compagnia e’ chiaramente l’energia corporea ed emotiva degli stessi interpreti. Questo ha permesso alla compagnia di ottenere un ottimo successo di pubblico e critica vincendo i seguenti premi: Festival Benevento 2011,Festival Wroclaw 2013 , Festival Alba 2015.
Info Biglietti: 39 3348413092

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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