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da: organizzatori

Scacco Matto, che opera nel reinserimento lavorativo di persone con disagio
mentale, impiegherà nella nuova attività 8 persone svantaggiate e 2 tutor.

Venerdì 10 luglio 2015 alle ore 10:00, la Cooperativa Sociale Scacco Matto inaugura, in Porta San
Pietro 57/B a Ferrara, SORSI & MORSI, il Bar Tavola Calda che consentirà l’inserimento
lavorativo di persone con disabilità di tipo psichico, psichiatrico e cognitivo.
Scacco Matto è una cooperativa sociale di tipo A+B, nata a Portomaggiore (Fe) nel 2010, che si
occupa di servizi socio-assistenziali ed educativi e dell’inserimento lavorativo di persone
svantaggiate, con particolare attenzione a persone in trattamento psichiatrico, agli invalidi
psichici e agli ex degenti di istituti psichiatrici. La cooperativa vuole collocarsi tra la fine di un
trattamento protetto e l’inserimento lavorativo, attraverso progetti mirati che possano
permettere, ai soggetti presi in carico, un normale reinserimento nel loro nucleo familiare e l’avvio
nel mondo del lavoro, con l’ausilio di piani di trattamento individualizzati.
Il Bar Tavola Calda conta circa 50 posti a sedere e sarà gestito interamente dalla cooperativa.
L’attività consentirà l’inserimento, attraverso tirocini formativi, di 8 persone provenienti dalla
Salute Mentale, nei ruoli di cuoco, aiuto-cuoco e barista/cameriere. Di questi lavoratori, quattro
sono già stati individuati e arriveranno i primi di agosto, mentre gli altri quattro verranno
selezionati a settembre-ottobre, attraverso un corso di formazione relativo alle attività
professionali richieste dal Bar.
“La cooperativa prosegue nel suo percorso di impresa sociale legata alla psichiatria – afferma lo
Psicologo Wladimir Fezza, Presidente della Cooperativa Scacco Matto – con una predisposizione
all’inserimento lavorativo. Quello che più ci preme, la missione in cui crediamo, è favorire la
riabilitazione, individuale e sociale, dei soggetti con disagio mentale attraverso l’inserimento nel
mondo del lavoro. Le otto persone che saranno impiegate in SORSI & MORSI sono tutte nuove
collocazioni: persone disabili e disoccupate che, grazie al progetto, avranno l’opportunità di trovare
una propria dimensione nella nostra società”.
Sorsi & Morsi inaugurerà alle ore 10:00 con il saluto di apertura di Roberto Serra, Assessore al
Commercio di Ferrara. A seguire, interverranno Gino Targa, Direttore U.O. Dipartimento
Assistenziale Integrato Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL Ferrara, e Wladimir
Fezza, Presidente della Cooperativa Scacco Matto. Parteciperà all’iniziativa anche Andrea Benini,
Presidente di Legacoop Ferrara, cui la cooperativa è associata. Seguirà un rinfresco, offerto dalla
cooperativa.
La cooperativa sociale, secondo la legge 381/91, si propone come scopo quello di perseguire
l’interesse generale della comunità attraverso la promozione umana e l’integrazione sociale dei
cittadini. “Wladimir Fezza e tutti i soci lavoratori di Scacco Matto – afferma Andrea Benini,
Presidente di Legacoop Ferrara – ci confermano, attraverso un’impostazione innovativa delle
attività di lavoro e reinserimento sociale, che è possibile e vincente coinvolgere in modo attivo
persone con disagio psichico nella gestione di un’attività di impresa”.
L’equipe di lavoro è attualmente formata da 27 persone (di cui 19 soci), tra cui psicologi, tecnici
della riabilitazione psichiatrica, operatori socio-sanitari, 7 operai disabili/svantaggiati (tutti soci),
2 soci volontari e 8 tirocinanti.

Per quanto riguarda la parte A (gestione di servizi socio-sanitari ed educativi), Scacco Matto svolge
le seguenti attività: trattamenti psico-riabilitativi a domicilio; accompagnamento di utenti
svantaggiati distretto Sud-Est di Ferrara ; gestione di 9 unità abitative con scopi riabilitativi ad
inserimento lavorativo.
Attraverso la parte B (inserimento lavorativo), Scacco Matto impiega lavoratori svantaggiati in
attività quali: tinteggiature; posa di pavimenti; manutenzioni ordinarie e straordinarie; gestione
del Bar all’interno dell’Ospedale di Argenta e, a partire da ora, del Bar Tavola Calda SORSI &
MORSI.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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