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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Questa mattina è stata inaugurata al Lido degli Estensi l’altalena per disabili, donata dalla Cooperativa M3 Servizi di Porto Garibaldi al Comune di Comacchio. L’altalena, situata nel parco pubblico adiacente il centro sportivo “Medusa”, di fianco all’area dei parcheggi a pagamento nel retrospiaggia, è il simbolo di una costa, quella di Comacchio, sempre più accessibile ed inclusiva. “Ogni anno doniamo un’altalena per disabili, – ha spiegato Marco Menegatti, presidente della Cooperativa M3 Servizi – e accogliamo anche le segnalazioni, perchè il nostro intento è quello di portare un sorriso a chi è su una sedia a rotelle.” Il Sindaco Marco Fabbri, che ha presieduto la sobria, ma sentita cerimonia inaugurale, ha ringraziato Marco Menegatti per il dono, che “per la nostra comunità riveste una valenza molto importante. Insieme alla Cooperativa Work and Services, che si è aggiudicata la gestione dei parcheggi a pagamento – ha aggiunto il Sindaco -, si è voluto rivitalizzare questo luogo. E’ un’area demaniale presa in concessione e con i proventi dei parcheggi a pagamento è stato realizzato un parco pubblico. Si tratta di un intervento da implementare nei prossimi anni.” Il Sindaco ha ringraziato inoltre Luca Buzzi, presidente dell’associazione “Un Po per tutti” e Simone Bertolaso, Vice Presidente nazionale dell’Associazione “Handiamo! onlus”, quali “collaboratori esterni che, con i loro pareri ed il loro supporto ci danno una mano a migliorare il territorio e a renderlo sempre più accessibile.” Luca Buzzi, dopo aver effettuato nei giorni scorsi con Simone Bertolaso un sopralluogo, necessario a verificare l’accessibilità del percorso, si è detto entusiasta per l’iniziativa. “Ringrazio Marco Menegatti per questa bella idea – ha dichiarato il giovane presidente dell’Associazione Un Po per tutti -, perchè consente di salire sull’altalena anche a turisti e residenti che sono in carrozzina. Spero che in futuro a Comacchio possano essere messe a disposizione attrezzature ulteriori per noi disabili.” Prima di cedere la parola a Simone Bertolaso il Sindaco ha voluto rallegrarsi pubblicamente con l’Holiday Village Florenz del Lido degli Scacchi per il grande riconoscimento ottenuto quale miglior villaggio turistico italiano accessibile, ma anche per le speciali menzioni ottenute dal residence “Airone Bianco” del Lido delle Nazioni e dal camping “I tre moschettieri” del Lido di Pomposa. “Ringrazio il Comune e Marco Menegatti per l’opportunità di collaborare – ha sottolineato Simone Bertolaso, vice presidente nazionale e presidente regionale dell’associazione Handiamo onlus -, alla realizzazione di un progetto importante, teso alla maggiore accessibilità dei lidi. Con la mia associazione si continuerà a lavorare in questa direzione, insieme e tutte le istituzioni e ai privati che si renderanno disponibili.”
Anche Alessandro Menegatti, presidente della Cooperativa sociale Work & Services, ha ringraziato il Sindaco e la Coopertiva M3 Servizi per la bella idea, ma ha anche rivolto parole di gratitudine alle associazioni impegnate sul territorio in una serie di azioni sinergiche tese a migliorare la qualità dell’accoglienza e dei servizi più in generale. “E’ una collaborazione che può diventare stabile – ha detto Alessandro Menegatti -, magari pensando ad una batana accessibile, come è avvenuto a Venezia con la realizzazione di una gondola accessibile.”

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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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Francesco Monini
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