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30 Settembre 2014

Inaugurato il Punto Hera di Bondeno

Tempo di lettura: 3 minuti


da: ufficio stampa Hera

Oggi, martedì 30 settembre, è stato inaugurato il nuovo punto Hera di Bondeno, in via De Amicis 5/c, presso gli uffici dello Studio 2.0, alla presenza del Vice Sindaco di Bondeno Cristina Coletti, dell’Assessore ai Lavori pubblici, Urbanistica e Ambiente del Comune di Bondeno Marco Vincenzi e del Direttore Mercato Famiglie di Hera Comm Sandro Bosso.

Da giovedì 2 ottobre, i clienti di Bondeno e delle frazioni limitrofe potranno rivolgersi presso questo nuovo sportello, che sostituisce il punto di contatto ubicato presso l’Urp, per qualsiasi tipo di pratica: informazioni, allacci, subentri, verifica e gestione delle singole posizioni Cliente sui servizi gas e acqua gestiti da Hera sul territorio e per aderire alle nuove offerte di mercato libero per gas ed energia elettrica.

Il nuovo sportello Clienti di HERA di Bondeno è realizzato secondo il cosiddetto modello “ospite” ovvero presso soggetti che abbinano la loro attività a quella di contatto Clienti Hera. Il punto Hera osserva il seguente orario di apertura: martedì 9 – 12.30 (giorno di mercato), giovedì 9 – 12.30 e 15.30 – 18, venerdì 9 – 12.30, per complessive 13 ore di attività alla settimana.

Il bacino di riferimento primario del nuovo sportello è rappresentato principalmente dalle famiglie e dalle aziende di Bondeno e frazioni limitrofe: un vasto territorio di circa 15.500 abitanti che daranno origine ad un numero di contatti presso lo sportello stimato tra i 1.500 e i 1.800 annui.

Per questo è stata predisposta un’ area di attesa che può ospitare diverse persone, mentre per il contatto con il Cliente è presente un operatore con postazione attrezzata per la gestione delle singole richieste, senza limitazione di sistema e con le stesse funzionalità di uno sportello centrale.

La presenza dello sportello Hera a Bondeno rappresenta concretamente la volontà dell’azienda di continuare ad essere vicina ai clienti, anche quando essi non risiedano in grandi centri urbani; viene così proposto un ulteriore canale di contatto con Hera, insieme al call center e a HER@ ON-LINE, in grado dunque di offrire ai Clienti una sempre più ampia possibilità di relazione diretta.

Agli sportelli Hera aumentano i clienti e diminuiscono i tempi d’attesa.
La scelta di Hera di continuare ad investire sul tradizionale canale di sportello, peraltro quasi unica nel panorama nazionale, è ampiamente apprezzata dai clienti. Anche nel 2013 infatti si è registrando da un lato un significativo aumento degli afflussi ai 120 sportelli gestiti dal Gruppo e, dall’altro, un ulteriore consolidamento dell’indice di soddisfazione clienti, che per i servizi di sportello ha raggiunto livelli molto elevati. Tale risultato è stato ottenuto anche grazie a tempi medi d’attesa molto contenuti che, nonostante la crescita degli afflussi, si sono mantenuti sui 10 minuti. Considerando che il tempo medio di svolgimento pratica è di 12 minuti, un tempo di 10 minuti significa non ritrovare mediamente alcun cliente in attesa se non quello servito al momento stesso dell’ingresso allo sportello. Anche i notevoli investimenti in formazione del personale hanno contribuito a incrementare la soddisfazione dichiarata dai clienti.

Per il Sindaco di Bondeno Alan Fabbri “Con l’apertura del punto Hera prosegue il percorso di facilitazione nei confronti dei cittadini utenti. E’ stato molto significativo il servizio erogato presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Bondeno in questi anni, comprendente anche altri servizi, largamente utilizzato dai cittadini che, soprattutto in occasione del cambio di residenza, potevano effettuare tutte le variazioni d’utenza direttamente all’Ufficio Relazioni. Con questo nuovo sportello verrà garantito senza soluzione di continuità un servizio funzionale, efficiente e molto apprezzato dagli utenti “.

“L’apertura di un nuovo punto di contatto a Bondeno, a disposizione anche delle zone limitrofe – ha commentato Sandro Bosso Direttore Mercato Famiglie di Hera Comm – rappresenta un’altra azione concreta nel percorso che Hera sta facendo per offrire una rete di contatto capillare con i propri clienti. Negli ultimi anni abbiamo potenziato tutti i canali di contatto (sportelli, call center e web), con l’obiettivo di migliorare il servizio in termini di accessibilità e qualità delle risposte. I riscontri da parte dei clienti sono molto positivi e confermano che la strada intrapresa è quella giusta. Hera ringrazia peraltro il Comune di Bondeno e le operatrici Urp per la competente ed attenta collaborazione sul servizio di contatto prestato fino ad oggi.”

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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