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Da: Comune di Comacchio

Da oggi il Comune di Comacchio dispone di un nuovo ponte, quello che attraversa il canale Pallotta, grazie al quale si è realizzata una nuova “circonvallazione”, rispondente a precisi obiettivi strategici. L’infrastruttura ha permesso di concretizzare innanzitutto quell’auspicata inter-connessione urbana tra il centro storico ed il Villaggio Raibosola, ma è pure andata incontro all’esigenza di maggiore sicurezza stradale per pedoni e ciclisti, diretti da Comacchio verso la costa, attraverso la pista ciclo-pedonale di Via Marina. Una convenzione urbanistica, in attuazione del Piano Particolareggiato, ha previsto l’impegno da parte di Coop Alleanza 3.0, cooperativa realizzatrice dell’ampliamento del supermercato Coop di Comacchio, alla realizzazione del ponte, con opere connesse, per un investimento complessivo pari 185mila euro (opere e spese accessorie). “E’ una progettualità che parte da lontano – ha dichiarato il Sindaco Marco Fabbri prima del taglio del nastro -, della quale siamo orgogliosi. Il progetto di ampliamento del supermercato Coop prevedeva di realizzare una serie di interventi, compreso questo. Ringrazio Coop Alleanza 3.0, ditta esecutrice, operai e tecnici comunali, la Polizia Muncipale perchè hanno lavorato intensamente per giungere all’inaugurazione di oggi.” L’infrastruttura rappresenta indubbiamente un ulteriore passo avanti rispetto ad una strategia ben più ampia, che ha preso le mosse dal percorso partecipato di riqualificazione urbana, che ha visto il coinvolgimento della popolazione. “Grazie a questa opera, si arriva sino al Trepponti, ma si crea pure un collegamento tra centro storico, Villaggio Raibosola e costa, – ha aggiunto il Sndaco – in piena sicurezza attraverso i percorsi ciclabili.” Il traffico veicolare nella zona di via Trepponti viene così meglio distribuito sulla nuova circonvallazione, che contestualmente collega le vie Fattibello, Squero, Conca e Marina. Come ha sottolineato il Primo Cittadino, l’area antistante il supermercato Coop rappresenta anche un punto di arrivo a Comacchio, con un ampio parcheggio, da cui possono prendere il via escursioni a piedi verso il centro storico e non solo. Il vicino argine Fattibello è stato dotato lo scorso anno di un pontile dal quale si possono effettuare escursioni in barca verso stazione Foce e nel breve anche verso la costa. Il Sindaco ha poi concluso il proprio intervento ringraziando tutti coloro che hanno lavorato anche in piena estate, per assicurare la consegna dell’opera nei termini previsti. Il progettista, nonchè direttore dei lavori è il geometra Francesco Ferrari, il quale si è rallegrato “per aver dato compimento agli impegni assunti nella convenzione con il Comune di Comacchio, a partire dalla realizzazione del parcheggio e dal completamento del ponte. L’opera si inserisce nella viabilità di quartiere, – ha sottolineato Ferrari -, ma ha un respiro più ampio, con l’innesto verso la caserma dei Carabinieri.” Di forma arcuata semplice, il ponte in cemento armato è cinto da parapetti realizzati con materiali performanti, adatti agli ambienti salini. L’acciaio Cor-ten impiegato sta ultimando la sua fase di ossidazione e nel tempo resterà inalterato, senza quindi dover ricorrere ad interventi di manutenzione. Sono felice per il traguardo raggiunto.” Il ponte è costituito da una carreggiata con due corsie di marcia, impianto di illuminazione e due piste ciclo-pedonali in entrambi i lati. Presenti all’inaugurazione anche Andrea Vicentini, responsabile di zona-soci di Ferrara ed Angelo Marco Persanti, Responsabile del punto vendita Coop Alleanza 3.0 di Comacchio, le autorità militari locali (Tenente Andrea Coppi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Comacchio, Dott. Paolo Claps, Comandante della Polizia Municipale di Comacchio, Tenente Danilo Errera, Comandante della Tenenza di Finanza di Comacchio, Ispettore Giovanni Stravaganti, Comandante della Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Comacchio), il Presidente del Consiglio Comunale, Robert Bellotti ed i rappresentanti delle Associazioni di categoria. Don Ruggero Lucca ha proceduto alla benedizione.
Il progettista e direttore dei lavori delle strutture è l’ing. Loris Grotti di Modena, l’impresa appaltatrice è il Consorzio Integra Soc Coop di Bologna, mentre le imprese esecutrici sono Centauro Costruzioni srl di Stienta (RO), Cem.Ar. di Cavalieri D’Oro Mario & C. (s.n.c.) di Porto Garibaldi e Tre Costruzioni snc di Nordi Giuseppe di Comacchio. Il collaudatore è l’ing. Giorgio Serafini di Modena.
Da oggi, contestualmente all’apertura del nuovo ponte, è entrato in vigore il doppio senso di marcia in via Fattibello, da via Chiavica a via dello Squero. In allegato si inviano, contestualmente l’ordinanza con la nuova disciplina del traffico e la nota stampa di Coop Alleanza 3.0.
Si allegano altresì le foto, relative alla cerimonia inaugurale, gentilmente trasmesse da Giada Meris.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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