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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Strumenti concreti a sostegno degli investimenti nel settore del Turismo: stiamo parlando degli “Incentivi per lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta turistica regionale” (Legge n.40/02 dell’Emilia Romagna) e che Cofiter (il Consorzio Fidi del Terziario, leader in regione) in sinergia con Ascom Confcommercio Ferrara ed il Consorzio provinciale Visit Ferrara stanno promuovendo con evidente riferimento alla costa di Comacchio e dei suoi sette Lidi.
“Anche recentemente – spiega il presidente provinciale di Ascom Ferrara Giulio Felloni – nel corso di un affollato incontro con la nostra base associativa sul territorio è uscito con evidenza il tema dell’innovazione e della riqualificazione delle strutture ricettive e turistiche. L’intervento di supporto creditizio che Cofiter è in grado di offrire ai nostri associati è decisivo per permettere il salto necessario per un importante modernizzazione di alberghi, hotel, campeggi, ristoranti nei centri storici – per citarne solo alcuni – che costituiscono la spina dorsale dell’accoglienza”.
L’intervento di Cofiter, presieduta da Marco Amelio, si svilupperà dunque nel permettere – tramite i contributi pubblici – l’abbattimento del costo del denaro sulle singole rate del mutuo acceso presso il sistema bancario. Due i gradini di intervento offerti da Cofiter con garanzia al 50% (fino ad 1,5 milioni di euro per una durata non superiore ai 15 anni) ed al 30% (per interventi complessivi fino a 2,5 milioni sempre sul medesimo periodo temporale): al centro degli interventi di riqualificazione dunque anche stabilimenti balneari, imbarcazioni destinate ad attività turistica, stabilimenti termali.
“Abbiamo voluto sottolineare – riprende Amelio – l’importanza di questo territorio e ci poniamo nell’ottica di fornire strumenti chiari e precisi agli imprenditori spesso preoccupati dal costo denaro che frena la loro volontà di agire. In questo modo vogliamo essere al fianco di chi investe”.
Un impegno forte all’ammodernamento di cui si fa portavoce il presidente di Visit Gianfranco Vitali: “L’obiettivo è la riqualificazione delle nostre strutture ricettive per dotarle di tutte le comodità – faccio un esempio i centri benessere – che permettano un loro utilizzo per dodici mesi all’anno, ponendo dunque il sistema della nostra ospitalità in grado di rispondere alle esigenze dei clienti in linea con i più elevati standards europei ed internazionali” auspica Vitali.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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