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da: ufficio stampa Leonardo Rosa

Paola Peruffo, in qualità di vicepresidente comunale della Commissione Pari Opportunità, a corredo di questo Odg è entrata nel merito delle recenti iniziative per il sostegno alle persone con disabilità:
«Plaudo all’iniziativa della Giunta per rendere partecipi cittadini non affetti da disabilità, potendosi così rendere conto dei disagi nel muoversi su una carrozzina. Ringrazio al contempo le Farmacie Comunali per aver messo a diposizione questi strumenti. Rimangono però problematiche di fondo a cui il Comune di Ferrara deve fornire delle risposte, in particolare in merito a numerose opere di recente costruzione, tra le quali la scuola Mosti, la rotonda di San Giorgio e la linea Ferrara-Codigoro che per l’Arcispedale di Cona, che presentano barriere architettoniche in modo da non essere fruibili dai disabili. Sono questioni sollevate anche dal Difensore Civico Regionale e per le quali ho presentato un’interpellanza a cui la Giunta non ha fornito risposte”.

<< Il presente documento è teso a impegnare il Comune di Ferrara nella valorizzazione delle attività svolte da soggetti diversamente abili, in particolare dei più giovani, attraverso lo studio di progetti di inclusione, supportando in questo modo la loro crescita all’interno della comunità sociale. Il Comune di Ferrara partecipa come organizzatore o patrocinante a numerosi eventi aperti alla città. Nel recente passato è stato trovato il modo di coinvolgere onlus e associazioni certificate che si occupano dell’inclusione dei disabili, come nel caso del Balloon Festival 2012, la Befana dello Sport 2008-2010, Estate Bambini 2008, Internazionale Ferrara 2013. In questi casi, attività connesse alla ristorazione e ai servizi di sala, hanno visto il coinvolgimento diretto di questi ragazzi, attraverso l’ausilio di operatori specializzati che ne hanno seguito e diretto le azioni. Queste esperienze sono risultate estremamente importanti in quanto hanno permesso ai giovani di sentirsi soggetti attivi e non assistenziali, hanno favorito l’autonomia dei ragazzi e ne hanno promosso e valorizzato la formazione. Per questi motivi si chiede al Comune di Ferrara di impegnarsi affinché, all’interno degli eventi direttamente organizzati e aperti al pubblico, possano essere inserite con regolarità la collaborazioni con le onlus che si adoperano per l’inclusione dei soggetti diversamente abili in attività ludiche e lavorative, in ambiti non protetti. >>

Paola Peruffo
Vicepresidente Commissione Pari Opportunità
Comune di Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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