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da: Mlb home gallery

Inizia la settimana metafisica! Anche il clima è quello giusto: il sole si alterna con la tipica nebbia ferrarese che nasconde i particolari, ma aiuta ad osservare i concetti assoluti. Si inizia domani alle 18 al Museo di Storia Naturale con Mustafa Sabbagh (che si è ispirato a Savinio), poi mercoledì sempre alle 18 alla Palazzina della Marfisa con la prima mostra italiana sul manichino (concetto chiave della Metafisica), e infine venerdì, prima della grande inaugurazione a Palazzo dei Diamanti, alla Mlb home gallery, la mostra di Silvia Camporesi (che ha indagato con la fotografia le piazze d’Italia di De Chirico) dalle 17 (ma ci trovate fino a quando non vedete le luci spente, attorno alle 23…). Maria Livia Brunelli

Ferrara è sempre più attiva nel creare un sistema museale e cittadino integrato attorno alle grandi mostre del Palazzo dei Diamanti, e in questa occasione l’apparato culturale urbano si è mobilitato per celebrare la Metafisica nella città che, più di ogni altra, è stata lo scenario preferito degli artisti che hanno contributo a renderla una delle correnti artistiche più celebrate del secolo passato: De Chirico, De Pisis, Carrà, Morandi, Savinio, nei loro incontri avvenuti nel capoluogo estense nel 1915.
Così, nell’ottica di fare sistema attorno alla cultura, il biglietto d’ingresso all’esposizione “De Chirico a Ferrara”, che aprirà al pubblico dal 14 novembre 2015, consentirà l’accesso gratuito anche alle altre due mostre in due importanti musei pubblici della città, il Museo di Storia Naturale e la Palazzina Marfisa d’Este, che inaugureranno rispettivamente il 10 e l’11 novembre 2015.
Mustafa Sabbagh, “Ens rationis”, martedì 10 novembre alle 18, Museo di Storia Naturale, via Filippo De’ Pisis 24 – Ferrara.
“Ens Rationis”, si sviluppa intorno all’installazione multimediale site-specific realizzata dall’artista di fama internazionale Mustafa Sabbagh al Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara,a cura di Stefano Mazzotti e Maria Livia Brunelli. Sabbagh ha effettuato un sopralluogo nei depositi del museo e ne ha riportato in vita i volatili in uno stato di sospensione artefatta, la tassidermia (quella mezza morte che cantò Alberto Savinio – pittore, scrittore, compositore, fratello di De Chirico, noto per le sue figure per metà umane e per metà animali). In un percorso espositivo che si snoda attraverso le sale museali disseminate delle opere che lo hanno reso celebre, Mustafa Sabbagh parlerà di habitat contaminati, di creature ibridate.
“Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica”, mercoledì 11 novembre alle 18, Palazzina Marfisa d’Este, corso Giovecca 170 – Ferrara.
“Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica”, prende avvio dalla pubblicazioneomonima di Linda Mazzoni e Claudio Gualandi, instancabili collezionisti e ricercatori di “simulacri umani”, con la collaborazione della critica d’arte Maria Livia Brunelli nella curatela della tripla personale degli artisti contemporanei Mustafa Sabbagh, Milena Altini e Jolanda Spagno. L’esposizione – la prima, in Italia, ad avvalersi di un criterio selettivo principalmente storiografico sul tema, caro alla Metafisica – porterà nelle sale museali della Palazzina di Marfisa d’Este un’accurata selezione di più di 40 manichini creati a partire dal XVIII secolo – congiungendo storia e costume, anatomia e culto religioso, in un percorso fluido tra arti antiche ed arte contemporanea.
Silvia Camporesi, “Le città del pensiero. Un’indagine metafisica”, venerdì 13 novembre alle 17, Mlb home gallery, corso Ercole I d’Este 3 – Ferrara.
Alla Mlb Maria Livia Brunelli home gallery, la consolidata ed apprezzata home gallery di Corso Ercole d’Este, socia del Consorzio Visit Ferrara, a partire dal 13 novembre, la mostra di Silvia Camporesi, curata da Andrea Bergamaschi, ispirata alle Piazze d’Italia di De Chirico. Nell’ottica di continuare ad unire l’arte all’eccellenza, Maria Livia Brunelli ha inoltre chiesto agli chef Pier Luigi di Diego e Guido Mascellani di ideare, per quanti lo desidereranno, una performance culinaria a tema metafisico ispirata alle fotografie in esposizione di Silvia Camporesi, da degustarsi in luoghi carichi di fascino, in un’esclusiva esperienza sensoriale e sinestetica.
Arricchisce questo viaggio nell’arte un evocativo itinerario nel ghetto ebraico di Ferrara, alla ricerca delle suggestioni che hanno emozionato De Chirico quando ebbe, a Ferrara, l’intuizione metafisica. Nelle antiche botteghe si potranno acquistare i biscotti presenti nei suoi quadri, di cui era avido consumatore durante i suoi “pomeriggi soavi” ferraresi: frollini rettangolari impastati con farina di canapa, ampiamente coltivata all’epoca nel territorio e che, secondo una diceria locale, sembra abbiano contribuito a ispirare le sue visioni metafisiche – quegli stessi biscotti presenti in una sua famosa opera conservata al Guggenheim di Venezia, all’interno della quale è ritratta proprio la città estense.
Nello stesso spirito reinterpretativo, il ghetto sarà costellato da creazioni ad hoc quali esclusivi orologi di design ispirati alla Metafisica, foulard, abiti di alta sartoria, complementi d’arredo e borse che rievocano particolari di celeberrimi quadri, cofanetti fotografici con le immagini dei luoghi riconosciuti come specificamente “metafisici” del territorio ferrarese, ceramiche d’artista che riproducono le lunghe ombre o gli interni delle opere dechirichiane.
Ancora, in un luogo dell’anima il cui nome è di per sé magico – Il Sognalibro – sarà possibile immergersi in un librettino da poco edito, che ha ricevuto una Menzione d’onore al Premio Estense: “Alceste. Una storia d’amore ferrarese”, reale ed inedito scambio epistolare del tormentato amore tra un giovanissimo De Chirico e Antonia Bolognesi, enigmatica presenza femminile che egli stesso definì la sua “Musa Inquietante”, mettendo in luce ulteriori nuovi legami del pittore con la città.
Partecipano al progetto la Casa Museo di Remo Brindisi al Lido di Spina, che conserva interessanti opere di De Chirico (tra cui “La Piscina dei Bagni Misteriosi”, grande installazione tutt’ora visibile nel Parco Sempione di Milano) e il Centro Studi Dante Bighi di Copparo, che ospiterà la mostra fotografica di Gianni Guizzardi, autore di suggestive fotografie in cui il manichino dechirichiano è ambientato tra le architetture metafisiche di Tresigallo.
Infine a Palazzo Turchi di Bagno, in Corso Ercole I d’Este 32, “Fisica e Metafisica?” è una mostra scientifica organizzata dal Sistema Museale d’Ateneo di Ferrara e Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, che mette in luce la presenza di alcuni strumenti scientifici e di alcuni oggetti simili a strumenti scientifici presenti in alcuni dipinti di Giorgio de Chirico e Carlo Carrà: i due frequentavano un professore di Fisica dell’Università, Giuseppe Bongiovanni, direttore dell’Osservatorio meteorologico, che era all’epoca in cima alla torre nord del Castello Estense.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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