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Da: Istituto Gramsci

I ° Ciclo: Libertà

Data: Venerdì 13 gennaio
Tema: Apertura del ciclo. Presentazione del programma. Teatro della libertà
Relatori: Tiziano Tagliani, Fiorenzo Baratelli, Piero Stefani
Coordina: Anna Quarzi

Data: Venerdì 10 febbraio
Tema: Libertà ed eguaglianza – Lectio magistralis
Relatori: Salvatore Natoli
Coordina: Piero Stefani

Data: Venerdì 10 marzo
Tema: La libertà degli antichi
Relatori: Claudio Cazzola
Coordina: Gianluca Pizzotti

Data: Venerdì 31 marzo
Tema: Kant: l’autonomia della ragione e l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità
Relatori: Giuliano Sansonetti
Coordina: Antonio Moschi

Data: Lunedì 10 aprile
Tema: Achille Occhetto ‘Pensieri di un ottuagenario. Alla ricerca della libertà nell’uomo’ (Sellerio Editore)
Relatori: Dialogherà con l’autore Fiorenzo Baratelli.

Data: Venerdì 28 aprile
Tema: G. Simmel e la libertà come relazione
Relatori: Monica Martinelli
Coordina: Manuela Paltrinieri

Data: Venerdì 12 maggio
Tema: Libertà e paura
Relatori: Roberto Escobar
Coordina: Francesco Lavezzi

Data: Venerdì 26 maggio
Tema: Libertà e diritti
Relatori: Piero Stefani e Paolo Veronesi
Coordina: Ilaria Baraldi

Data: Venerdì 15 settembre
Tema: Libertà ed economia
Relatori: Patrizio Bianchi e Maurizio Zenezini
Coordina: Diego Carrara

Data: Venerdì 22 settembre
Tema: Libertà e società aperta
Relatori: Maura Franchi e Antonio Moschi
Coordina: Sergio Gessi

Data: Venerdì 20 ottobre
Tema: Libertà, donne e genere
Relatori: Barbara Pezzini
Coordina: Micaela Gavioli

Data: Venerdì 10 novembre
Tema: A scuola di libertà
Relatori: Marco Bertozzi e Nicola Alessandrini
Coordina: Daniela Cappagli

Data: Venerdì 24 novembre
Tema: La passione della libertà
Relatori: Umberto Curi
Coordina: Sandra Carli Balolla

2° Ciclio: Anniversari

1) 15 MAGGIO
Nella ricorrenza del sessantesimo della morte di Tommasi di Lampedusa (1896-1957)
Conferenza di Fulvio Bernabei sul romanzo ‘Il Gattopardo’
2) 11 SETTEMBRE
Nella ricorrenza del quarantesimo della morte di E. Bloch (1885-1977):
Conferenza di Nicola Alessandrini sul ‘filosofo della speranza’.
3) 14 NOVEMBRE
Nella ricorrenza del 150esimo della morte di C. Baudelaire (1821-1867)
Conferenza di Gianni Venturi
4) 5 DICEMBRE
Nel ricordo dell’assassinio dei fratelli Nello e Carlo Rosselli ( 1937)
Fiorenzo Baratelli e Paolo Veronesi dialogheranno sul libro di Carlo Rosselli ‘Socialismo liberale’:
5) ottobre o novembre (preciseremo la data)
si terrà un seminario presso l’Istituto di Storia Contemporanea, in ricorrenza del centenario della Rivoluzione d’ottobre del 1917. Ha già dato la disponibilità a tenere la relazione di apertura dell’incontro il professor Silvio Pons, uno dei massimi studiosi del comunismo come ideologia ed esperienza politica nel novecento.

3° Ciclo: I colori della conoscenza

I COLORI DELLE ESPERIENZE

MARTEDI 31/1/’17
Apertura dei lavori ASSESSORE MASSIMO MAISTO
Introduce Daniela Cappagli
I SENTIERI DEL PERCORSO EDUCATIVO
Nicola Alessandrini

GIOVEDI’ 23/2/17
UN UNIVERSO DI RELAZIONI A SCUOLA
Mauro Presini
Introduce Davide Pizzotti

LUNEDI 6/3/17
GLI ADOLESCENTI TRA DISAGI E RISORSE
Chiara Baratelli Psicoanalista
Introduce Nicola Alessandrini

LUNEDI 13/3/17
L’EDUCAZIONE SESSUALE. UNA NON-CONOSCENZA
Gabriella Rifelli Sessuologa
Introduce Lina Pavanelli

GIOVEDÌ 23/3/17
GLI ADOLESCENTI A FERRARA E DINTORNI
Sabina Tassinari
Introduce Roberto Cassoli

I COLORI DELLA VITA
LUNEDI 3/4/17
TRA SOGNI E REALTÀ: LE LETTERE DI VAN GOGH
Daniela Cappagli
Introduce Roberto Cassoli

GIOVEDI 27/4/17
BASSANI E IL MONDO POLITICO
Gianni Venturi
Introduce Sandra Carli Ballola

Gli incontri hanno valore legale di corso di formazione – aggiornamento ai sensi del DM prot. n.802 dell’ 19/6/2001, DM prot. n. 10962 dell’ 8/6/2005. Ai docenti e agli studenti verrà rilasciato attestato di frequenza.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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