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Da: Addetta stampa Montalcini

Al Montalcini una lezione di diritto e cittadinanza ‘per non dimenticare’: la Costituzione della Repubblica italiana sconferma e cancella le leggi razziali del 1938

Il 27 gennaio ovvero il giorno della memoria in cui non si devono dimenticare le vittime dell’olocausto quest’anno cade di domenica proprio quando la scuola é chiusa; ma il ruolo di un educatore, tra gli altri, é quello di far riflettere i propri studenti sulla totale privazione della libertà e sui danni indelebili che tale annientamento ha avuto sull’individuo.
I docenti del Montalcini hanno voluto, nell’ambito della disciplina di diritto ed economia e degli studi di cittadinanza e Costituzione, che saranno oggetto della prova orale nel nuovo esame di Stato, leggere assieme ai propri studenti le leggi razziali del 1938 ed in parallelo gli articoli della Costituzione della repubblica italiana che sconfermano definitivamente le disposizioni ingiuste di tali provvedimenti normativi.
I discenti del Montalcini sono partiti dalla lettura dell’Articolo 3 della nostra Costituzione sull’uguaglianza formale e sostanziale, sulla dignità sociale, sulla libertá e sulla partecipazione di tutti i cittadini alla vita del Paese in cui vivono per poi
studiare ed approfondire le conseguenze delle leggi razziali fasciste del 1938 emanate da Benito Mussolini e firmate dal re Vittorio a Emanuele III, che escludevano gli ebrei dalla scuola, dai lavori statali, dalla vita coniugale, da determinate professioni: portinai in case di ariani, fotografi, orafi, ottici, agentiviaggio, netturbini, insegnanti di ballo, piloti di aerei, agenti di pompe funebri, venditori di articoli per bambini, venditori di libri, di radio, di carte da gioco, di alcolici, di frutta, di lana per materassi ecc…
Le Vittime delle leggi razziali furono dieci mila: sei milioni di ebrei, un milione di omosessuali, seicento mila zingari, tre milioni di slavi, più di cento mila persone con handicap, ma a che pro?
Gli alunni del Montalcini hanno ascoltato, letto, riflettuto, fatto lezione su queste informazioni atroci e cruente seguite anche dalla proiezione di alcuni film sull’olocausto “La stella di Andra e Tati” e “Gli invisibili” con interviste registrate ai sopravvissuti e hanno concluso che la libertà di affermazione dell’essere umano in tutte le sue poliedriche forme é un bene caro e prezioso che nessuna legge, se giusta, dovrebbe mai prevaricare.
Ecco di cosa dobbiamo avere memoria e non dobbiamo dimenticare mai affermano studenti e docenti del Montalcini: preservare la nostra libertà e la nostra dignità in nome di coloro che hanno lottato con le unghie e con i denti per difenderle perché come diceva Primo Levi Comprendere il perché di tali barbarie é impossibile, ma conoscerle é necessario affinché la cultura vinca sempre.
La scuola, luogo di cultura per eccellenza, deve guidare i propri studenti verso una riflessione critica e costruttiva anche sulla giornata della memoria, per non dimenticare gli errori commessi e per evitare di ripeterli di nuovo.
Per tutta la prossima settimana, inoltre, continueranno nell’Istituto iniziative inerenti il giorno della memoria, che si concluderanno con l’incontro della giornalista Guendalina Dainelli, che venne ospitata nel 1943 insieme alla madre e ai due fratelli da Don Antonio Rasi parroco di San Biagio d’Argenta al fine di ‘strapparli’ dalla deportazione nei campi di sterminio.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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