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Gianpiero Alicchio è il regista del cortometraggio “L’appuntamento”, interpretato, oltre che da lui stesso, da Camilla Bianchini, Stella Saccà e Manuel Ricco. Il film ha ottenuto una menzione d’onore al Festival Los Angeles Movie Awards del 2013 e ha vinto il premio per il migliore attore (assegnato allo stesso Alicchio), attribuito dall’American Movie Awards 2014.
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Il 26 aprile 2014 il film di Alicchio è stato proiettato in concorso al Chinese Theatre, nell’ambito della 14° edizione del Beverly Hills Film Festival di Los Angeles. Da quel giorno ne ha fatta tanta di strada, sino ad arrivare al 2017, quando è stato reso liberamente disponibile su YouTube in versione integrale.

Gianpiero Alicchio è nato a Bari nel 1980, si è laureato in DAMS e Comunicazione al Link Campus University di Roma. Ha frequentato corsi di recitazione, regia, produzione e sceneggiatura presso la Link Academy, con la direzione artistica di Alessandro Preziosi. Ha vinto il primo premio al RIFF 2012 di Roma con il trailer del film “Gli occhi di una vita” in qualità di attore. Ha lavorato a Parigi con i registi Jérémy Lopes e Marielle Gautier. È stato protagonista del cortometraggio “Chiara” diretto dal regista americano Drew Walkup. Nel 2013 ha diretto il suo primo cortometraggio “L’Appuntamento”. La sua formazione di attore è legata anche ai laboratori e ai corsi tenuti a Roma da Vincent Riotta e Nikolaj Karpov, a Londra da Bernard Hiller e a Milano da John Strasberg figlio di Lee Strasberg.

“L’appuntamento”, ambientato a Roma, propone in chiave brillante e ironica uno spaccato di oggi sull’incomunicabilità tra i sessi, raccontata attraverso un primo appuntamento tra due coppie di trentenni. La storia nasce dalle esperienze dirette dei protagonisti che hanno unito il loro vissuto al servizio di una vera e propria “prova d’attore”. La sceneggiatura è firmata dallo stesso Alicchio e da Stella Saccà.
Due amici invitano due ragazze a cena e lasciano decidere a loro in quale locale recarsi. La scelta ricade su un ristorante vegetariano abbastanza costoso. I ragazzi cercano di ricorrere alla galanteria per fare terminare la serata in “intimità”, con l’obiettivo di ripetere quanto prima l’uscita, ma al momento di salutarsi la situazione prende una direzione non prevista.
I dialoghi sono scritti con un taglio realistico, con tanto di inflessioni dialettali e imprecazioni tipiche del modo di parlare “di tutti i giorni”. La storia si svolge fra trentenni, ma può benissimo rappresentare altre categorie generazionali.
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Le musiche, di Alex Britti e Marco Guazzone & Stag, accompagnano efficacemente la narrazione e lo spettatore nello svolgersi della trama. La spensieratezza di “Sabato simpatico” di Guazzone & Stag introduce a dovere i contenuti del film, mentre “Oggi sono io” di Britti, con il suo messaggio (politically correct) che invita a essere sempre se stessi in amore, contrasta nettamente con il comportamento dei due protagonisti maschili nei confronti delle donne e anche di loro stessi. Un terzo brano: “Sex sax” dell’Italo-americano Drop the lime (Luca Venezia), ha il compito di “stordire” lo spettatore, per portarlo con il suo ritmo dance e ossessivo a comprendere la direzione (andare al sodo), che i due ragazzi vogliono dare alla serata.

Dopo alcune selezioni nelle rassegne europee, come nel caso del Bootleg Film Festival of Endinburgh in Scozia e del Gijón International Film Festival in Spagna, il film è stato inviato nei festival statunitensi, dove ha ottenuto subito un ottimo riscontro.

Il salto di qualità è venuto grazie alla vittoria ottenuta alla 53° edizione del Globo d’Oro a Roma, dove la stampa estera che opera in Italia, ha premiato “L’appuntamento” come migliore cortometraggio.
La premiere americana si è svolta il 12 maggio del 2013, all’interno del Comedy Festival di Los Angeles, una delle più importanti manifestazioni per questo genere cinematografico. Dopo quella partecipazione, le selezioni nei festival americani si sono moltiplicate comprendendo anche Richmond International Film Festival (Virginia), Love Your Shorts Film Festival – Sanford (Florida), Best Actors Film Festival di San Francisco (dove ha ottenuto una nomination), oltre a quelli già citati.

L’appuntamento (visione integrale):

https://www.youtube.com/watch?v=CGtA7sIpq7E

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William Molducci

È nato a Forlì, da oltre 25 anni si occupa di giornalismo, musica e cinema. Il suo film “Change” ha vinto il Gabbiano d’argento al Film Festival di Bellaria nel 1986. Le sue opere sono state selezionate in oltre 50 festival in tutto il mondo, tra cui il Torino Film Festival e PS 122 Festival New York. Ha fatto parte delle giurie dei premi internazionali di computer graphic: Pixel Art Expò di Roma e Immaginando di Grosseto e delle selezioni dei cortometraggi per il Sedicicorto International Film Festival di Forlì. Scrive sul Blog “Contatto Diretto” e sulla rivista americana “L’italo-Americano”.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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