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Da Organizzatori

TUTTO ESAURITO PER “L’IRRESISTIBILE ASCESA DEGLI UBU”
PRENOTAZIONI APERTE PER “ME CHE LIBERO NACQUI”
UN INCONTRO E DUE SPETTACOLI DI E CON IL TEATRO DELLA CASA CIRCONDARIALE “COSTANTINO SATTA”
IL 29 E IL 30 SETTEMBRE AL FESTIVALDI INTERNAZIONALE LA COMPAGNIA DEI DETENUTI-ATTORI GUIDATA DAL TEATRO NUCLEO PRESENTA LE SUE DUE ULTIME PRODUZIONI

Venerdì 29 e sabato 30 settembre sarà possibile conoscere il progetto Teatro Carcere di Ferrara, un’esperienza che prosegue dal 2005, dietro la guida del Teatro Nucleo.
Due spettacoli e un incontro di analisi e presentazione alla libreria “IBS+Libraccio” inserito nel quadro del Partecipato di Internazionale.

Si comincia venerdì 29 alle 11 alla libreria “IBS+Libraccio” con “Le aporie del Teatro Carcere” un incontro organizzato da Teatro Nucleo in collaborazione con l’Istituto Gramsci, durante il quale sarà presentata un’analisi del lavoro del teatro della Casa Circondariale “Carmelo Satta” attorno ai due spettacoli “L’irresistibile ascesa degli Ubu” e “Me che libero nacqui al carcer danno”, previsti in scena rispettivamente la sera stessa nella Casa Circondariale e la mattina seguente al Teatro “Julio Cortàzar”.
Seguirà la presentazione della rivista “Quaderni di Teatro Carcere” edita dal Coordinamento Regionale Teatro Carcere, associazione attiva dal 2011, nata dal Forum – voluto dal Teatro Nucleo a Ferrara nel 2009 – e creata da tutti i teatri che in Regione realizzano attività nelle carceri. Il Coordinamento inoltre integra attraverso un Protocollo anche il Ministero della Giustizia (PRAP) e ben tre assessorati regionali, con la consulenza scientifica dell’Università di Bologna, è stato riconosciuto organismo regionale dalla Legge 13 e funziona programmando diverse attività di promozione, produzione e ricerca.
Infine durante l’incontro sarà presentato “Astrolabio”, il giornale della Casa Circondariale di Ferrara.
Moderatore dell’incontro sarà Roberto Cassoli.
Una presentazione di “Astrolabio” sarà anche offerta al pubblico che si recherà presso la Casa Circondariale per partecipare allo spettacolo “L’’irresistibile ascesa degli Ubu”, sarà sufficiente arrivare sul posto alle 19.30, un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Sempre venerdì alle 20.30 all’interno della Casa Circondariale “Carmelo Satta”, si svolgerà la prima assoluta di “L’irresistibile ascesa degli Ubu”, prima puntata di una epopea di Padre UBU.
L’accesso allo spettacolo è riservato ai soli prenotati e siamo felici di comunicare che i biglietti per questo debutto sono esauriti.

Per chi non fosse riuscito a prenotarsi per il debutto di della nuova produzione, il programma prosegue il 30 settembre alle 11 al Teatro “Julio Cortàzar” con un evento speciale voluto anche per celebrare i 450 anni dell’anniversario della nascita di Claudio Monteverdi. Grazie a uno speciale permesso premio ottenuto da alcuni – le figure centrali – dei detenuti attori che hanno dato vita a “Me che libero nacqui al carcer danno”, lo studio sul “Combattimento di Tancredi e Clorinda” dalla “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso, spettacolo diretto da Horacio Czertok, drammaturgia in collaborazione con Paolo Billi.
Lo spettacolo è una produzione del Teatro Nucleo, realizzata con patrocinio del Comune di Ferrara- ASP, nell’ambito del progetto del Coordinamento Regionale Teatro Carcere. Inoltre contribuiscono e hanno contribuito a sostenere la ricerca nel laboratorio teatrale della Casa Circondariale di Ferrara i programmi Grundtvig, ora Erasmus Plus, dell’Unione Europea. Si tratta di un’occasione molto importante durante la quale sarà possibile conoscere uno spettacolo che ha segnato una tappa fondamentale del lavoro condotto nella Casa Circondariale dal Teatro Nucleo in questi anni. Sarà possibile assistere all’evento presentandosi al Teatro “Julio Cortàazar” (Via Ricostruzione, 40) alle ore 11 di sabato 30 settembre.

Ingresso 10 euro, ridotto 5 euro (fino a 12 anni)
È possibile prenotare il proprio posto scrivendo all’indirizzo: biglietteria@teatronucleo.org
Infoline: 0532464091 – 338676159

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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