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da: Gruppo Consiliare G.O.L. – Giustizia Onore Libertà

Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Rendine INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

PREMESSO

Che nel 2012 l’Amministrazione Comunale, appellandosi ad un parere dell’ARAN, ha disposto di sopprimere al personale operante di Polizia Municipale l’indennità di disagio, ritenendola illegittima in quanto già riconosciuta con l’indennità di vigilanza (percepita anche da chi opera in ufficio) e sostituirla con i “progetti”.

VISTO

Che gli interessati hanno presentato ricorso Corte d’Appello avverso la sentenza del giudice del lavoro di Ferrara e le organizzazioni sindacali, in attesa della sentenza relativa alla causa in corso, hanno ritenuto di non firmare accordi col comune, l’amministrazione ha predisposto un atto unilaterale per il periodo agosto 2012 – dicembre 2014 che prevede un acconto bimestrale di 326,00 euro (prima erano 227,00 euro mensili), pagamento di un gettone di presenza ai servizi 19/03 con un gettone di presenza di 38 euro (pari a 2 ore di straordinario, ma non rientranti nel capitolato “straordinari”) conguagliando, previa valutazione positiva di ispettori e comandante il Febbraio dell’anno successivo.

EVIDENTE

Che in questo contesto il lavoratore subisce una riduzione di stipendio e si trova “costretto” ad aderire a progetti che non solo lo impegnano oltre l’orario di lavoro contrattuale, senza il pagamento delle ore straordinarie, ma rendono impossibile recuperare le ore eccedenti le 36 contrattuali, Infatti il comune, anche per gli anni 2014/16, si è “inventato” per il corpo di Polizia Municipale i ” gettoni di presenza”, in tal modo l’amministrazione riuscirebbe ad impegnare il personale 4 sere la settimana fino alle 2 con soli 19 euro aggiuntivi. In sostanza dal 2012 gli appartenenti al Corpo di PM di Ferrara percepiscono una diminuzione di stipendio a fronte di maggior disagio e maggior lavoro.

PITTORESCO

Come la diminuzione degli introiti comunali per le infrazioni accertate dal personale di Polizia Municipale, forse a causa dell’impiego dei vigili più per la sicurezza e meno per rimpinguare le casse dell’amministrazione, possa apparire come una sorta di “punizione” perché il personale ha fatto meno multe a chi circola sulle strade comunali.

ACCERTATO

Che questo agire imperioso appare in contrasto con il CCNL enti locali laddove prevede che le prestazioni lavorative del dipendente siano esclusivamente di due tipi: ordinario e straordinario, anche per i progetti imposti unilateralmente.
In sostanza escludendo l’Istituto del lavoro straordinario, nel panorama legislativo nazionale non sono previsti progetti che vadano oltre il normale orario di lavoro che, ai sensi dell’art.22 del CCNL del 01.04.1999 prevede per i lavoratori turnisti la possibilità di ridurre l’orario di lavoro settimanale dalle 36 alle 35 ore.

CIO’ PREMESSO

il sottoscritto INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato per sapere:

Se intenda disporre l’immediata cessazione di questi progetti che appaiono valutati e retribuiti ad accondiscendenza e simpatia.
Se intenda disporre la restituzione delle ore lavorate oltre l’ordinario negli anni 2012-2014, nonché quelle che si accumuleranno nei Progetti-Obiettivo futuri, considerato che, al fine di garantire una maggiore sicurezza alla città, è necessario estendere i turni di servizio almeno fino alle 2 di notte.
Se ritiene corretto pagare le ore prestate oltre quelle contrattualmente previste come “straordinario” e non con i “gettoni” che non trovano riscontro nei contratti collettivi nazionali.

Francesco Rendine
Gruppo consiliare
Giustizia, Onore, Libertà

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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