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La sottoscritta Consigliere Comunale Paola Peruffo INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO

che nel corso degli ultimi episodi di maltempo, con temporali e forti raffiche di vento abbattutisi sulla città, in più punti del territorio comunale si sono registrati, su terreni pubblici, grossi rami e interi alberi caduti a terra;

che, in particolare, un albero presente nel parco verde di piazzale Broni lo scorso 20 luglio si è squarciato, abbattendosi nei pressi dei giochi pubblici per bambini presenti nel parco;

che un altro albero posto su terreno comunale si è abbattuto nei pressi di un condominio a Porotto, il 9 agosto scorso;

che nel corso di un evento altamente frequentato come il Ferrara Buskers Festival, il 19 agosto scorso un albero è caduto nei pressi di via Baluardi, su area di proprietà comunale, generando grossi problemi al traffico;

che numerosissimi altri episodi di rami staccati e interi alberi caduti al suolo si sono verificati in diverse zone periferiche alla città;

CONSIDERATO
che nel caso di piazzale Broni e di via Gorini, la pericolosità degli alberi poi caduti era stata segnalata dai cittadini agli uffici competenti,
che altre segnalazione sono state presentate dai cittadini di Corlo per la presenza di alberi pericolanti lungo via Canalazzi a cui non sono mai giunte risposte;
che, al di là degli episodi citati che fortunatamente non hanno provocato danni o ferimento di persone, ci sono numerosi alberi che, per tipologia e stato conservativo, rappresentano un pericolo in riferimento ai sempre più numerosi episodi di maltempo di elevata entità;
TUTTO CIÒ PREMESSO

La sottoscritta Consigliere Comunale INTERPELLA il sig. Sindaco per sapere:

se è a conoscenza dei fatti sopra descritti;

se non ritenga urgente porre in essere un accurato monitoraggio dello stato conservativo degli alberi posti su terreni pubblici;

se è stabilito, da parte della società concessionaria per la gestione del verde pubblico, un programma di intervento che tenga conto dei casi di maggiore urgenza in riferimento alla pericolosità degli alberi posti nei pressi di case private, strade e parchi frequentati da adulti e bambini;

Con Osservanza

Si richiede risposta scritta

La Consigliere Comunale FI

Da: Ufficio stampa Forza Italia

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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