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Da Organizzatori

La sottoscritta Consigliere Comunale Paola Peruffo INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO

che a metà giugno, in concomitanza con la “Settimana regionale della prevenzione e della Protezione Civile”, fissata tra la fine di maggio e la metà di giugno, in occasione della quinta ricorrenza del sisma emiliano, il Servizio Associato di Protezione Civile Terre Estensi (che coinvolge i comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera) ha organizzato una giornata dedicata alla prevenzione sismica portando nella zona ubicata tra via Borgo Punta, via Copparo e via Caretti, le diverse competenze che, sia in fase preventiva che in fase d’emergenza, si occupano di rischio sismico;

che l’obiettivo di tali giornate, organizzate anche in altri comuni della provincia, nascono dall’esigenza di accrescere la resilienza dei cittadini, partendo dalle piccole realtà, affrontando un rischio la cui natura spesso risulta di difficile gestione nel corso dello stato di emergenza;

che informare la popolazione è uno dei principali compiti delle amministrazioni pubbliche, obbiettivo non sempre di facile raggiungimento;

che dal 2014 il Comune di Ferrara ha istituito nel proprio territorio diverse Aree di Attesa per la Popolazione con l’intento di accogliere e informare tempestivamente la popolazione durante possibili stati di emergenza. Le Aree di Attesa della Popolazione (A.A.P.) sono aree idonee ad accogliere in modo temporaneo la popolazione a seguito di un ordine di evacuazione. Queste aree sono luoghi all’aperto, lontane da zone dove possibili ulteriori scosse o crolli possano aumentare lo stato di stress e di panico, ben serviti da collegamenti stradali, dove i cittadini potranno ricevere le prime informazioni sull’evento calamitoso, dove, cioè, gli operatori di protezione civile potranno fornire informazioni circostanziate sull’evolversi della situazione.
L’intento dell’esercitazione è stato anche quello di far conoscere le aree più prossime alle abitazioni dei cittadini e il loro funzionamento, con possibilità, in caso di emergenza, di fermarsi in questi punti in attesa dell’allestimento delle Strutture di Prima Assistenza (S.P.A.), luoghi dove la permanenza può protrarsi per un tempo prolungato in caso di bisogno.

CONSIDERATO

che in occasione delle sopracitate esercitazioni sono state testate prove di evacuazione della popolazione, che in seguito alla simulazione di una forte scossa è bene che raggiunga l’Area di Attesa più prossima alla propria abitazione. I cittadini, dopo essere stati accolti nell’Area dai tecnici e dai volontari di Protezione Civile, sono stati condotti nelle vicinanze dove è stato allestita una piccola Struttura di Prima Assistenza dove hanno assistito a brevi interventi con relatori esperti, trovando l’occasione per fare domande e confrontarsi su temi come la sicurezza degli edifici, la geologia e l’emergenza di Protezione Civile.

TENUTO CONTO

che il territorio ferrarese ha recentemente conosciuto gli effetti di un terremoto con epicentro nella stessa provincia;

e tenuto altresì conto dell’importanza della prevenzione, al fine di conoscere in via preventiva le buone prassi da seguire in caso di emergenza, oltre alla possibilità per ogni nucleo familiare, di apprestare un proprio zaino di emergenza (come avviene in altri paesi esteri) contenente ricambi stagionali del vestiario, medicine salvavita e numeri utili.

TUTTO CIÒ PREMESSO

La sottoscritta Consigliere Comunale INTERPELLA il sig. Sindaco per sapere:

se, oltre alla zona sopracitata (quartiere Borgo Punta – San Giovanni) sono in calendario altre esercitazioni, in collaborazione con la locale Protezione Civile, al fine di coinvolgere i cittadini su questi temi.

In caso di risposta negativa, se non ritenga sia il caso di prendere precisi accordi con la Protezione Civile Terre Estensi al fine di calendarizzare incontri/esercitazioni in tutti i quartieri e i sobborghi del Comune, da qui ai prossimi anni, da svolgersi in particolare nel corso dei mesi primaverili, estivi e autunnali, al fine di:
– rendere edotti i cittadini sui comportamenti corretti da seguire in caso di evento calamitoso;
– rilasciare a ogni nucleo familiare un vademecum/prontuario sulle emergenze;
– far conoscere ai cittadini dei vari quartieri le singole Aree di Attesa più vicine, finalizzate alla messa in sicurezza della popolazione in caso di emergenza;
– confrontarsi con gli esperti su questi temi.

Si richiede risposta scritta

Con Osservanza.

La Consigliere Comunale FI
Dott.ssa Paola Peruffo

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

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