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Da Forza italia

Forza Italia Gruppo Consiliare Ferrara, 21.09.2017

Ill.mo Sig. Sindaco del Comune di Ferrara

La sottoscritta Consigliere Comunale Paola Peruffo INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO

che a marzo del 2016 il Comune di Ferrara ha deciso di rinnovare il contratto per i servizi di energia e manutenzione impianti con la ditta Olicar Gestione srl per ulteriori tre anni (il contratto sarebbe scaduto a novembre del 2016);

CONSIDERATO
che nel corso dello stesso mese di marzo 2016 era già acclamata la difficile situazione finanziaria della ditta Olicar Gestione srl, situazione che aveva portato, nel dicembre 2013, alla definizione di un accordo di ristrutturazione del debito con gli istituti bancari e alla ricapitalizzazione da parte del gruppo finanziario BlueGem;
che i sindacati Fiom Cgil e Uilm Uil di Ferrara, il 18 marzo 2016, avevano indetto uno sciopero e un conseguente presidio davanti alla Prefettura di Ferrara, per le preoccupazioni attinenti al piano industriale e al piano di ristrutturazione dell’azienda Olicar Gestione srl che all’epoca non aveva determinato il risanamento della società, presentando gravi difficoltà di liquidità tanto con i fornitori quanto con i dipendenti;

TENUTO CONTO

che, a seguito delle successive problematiche sulla manutenzione degli impianti attinenti al Comune di Ferrara, si è arrivati solamente a settembre 2017, dopo diversi mancati interventi da parte della Olicar Gestione srl, alla risoluzione del contratto con la suddetta ditta e alla formulazione di un contratto con un nuovo fornitore Antas srl, tramite adesione alla convenzione Consip “SIE3”;

che nel frattempo si sono registrati diversi disservizi all’interno degli uffici comunali, con risvolti negativi sia per i dipendenti che per gli utenti dei servizi erogati al pubblico, oltre ai danni subiti da alcune aziende locali subappaltanti dei servizi di manutenzione per conto di Olistar Gestione srl;

TUTTO CIÒ PREMESSO

La sottoscritta Consigliere Comunale INTERPELLA il sig. Sindaco per sapere:

se la Giunta era a conoscenza delle gravi problematiche finanziarie di Olicar Gestione srl prima del rinnovo triennale del contratto, nel marzo 2016;

Quando e per quali circostanze si sono verificati i cinque mancati interventi che hanno portato al recesso dal contratto di fornitura di servizi con Olicar Gestione srl e al successivo affidamento alla ditta Antas srl

Quali procedure sono state adottate per valutare la proposta di Antas srl come nuovo fornitore di servizi energetici e di manutenzione degli impianti;

Con Osservanza

Si richiede risposta scritta
La Consigliere Comunale FI
Dott.ssa Paola Peruffo

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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